
Cosa è successo e cosa possiamo imparare dal crollo del ghiacciaio del Birch.
Un polmone verde per far respirare Milano. Il 5 aprile nei pressi del Naviglio Grande sono state messe a dimora 700 piante, rigorosamente endemiche.
“Arrivato dove desiderava, cominciò a piantare la sua
asta di ferro in terra. Faceva così un buco nel quale
depositava una ghianda, dopo di che turava di nuovo il buco.
Piantava querce. Gli domandai se quella terra gli apparteneva. Mi
rispose di no. Sapeva di chi era? Non lo sapeva. Supponeva che
fosse una terra comunale, o forse proprietà di gente che non
se ne curava? Non gli interessava conoscerne i proprietari.
Piantò così le cento ghiande con estrema cura.[…]
Ne aveva piantate centomila. Di centomila, ne erano spuntati
ventimila. Di quei ventimila, contava di perderne ancora la
metà, a causa dei roditori o di tutto quel che c’è di
imprevedibile nei disegni della Provvidenza. Restavano diecimila
querce che sarebbero cresciute in quel posto dove prima non c’era
nulla.”
“L’uomo che piantava gli alberi”, di Jean Giono
Il 5 aprile è partita la riqualificazione di un angolo
storico della città di Milano: l’Alzaia Naviglio Grande. 700
piante sono già state messe a dimora su una striscia di
terreno lunga un chilometro. Un piccolo polmone verde costituito da
arbusti autoctoni di biancospino, ligustro, prugnolo, rosa canina,
viburno. Alcuni di questi hanno la particolarità di avere
anche un nome proprio: quello dei neonati che ne hanno ispirato la
piantumazione! Grazie all’adesione di CHEP Italia al progetto Bimbi
verdi di LifeGate, infatti, ogni nuovo nato dai dipendenti
dell’azienda è stato accolto con una pianta di benvenuto che
porta il suo nome. Un bel regalo per il territorio e per tutti i
cittadini ma anche un modo per CHEP di perseguire il proprio piano
aziendale di riduzione della CO2.
Un esempio virtuoso, che può essere replicato in molti
modi: perché non dare a una nuova pianta il nome della
persona che amiamo, quello di un caro amico o del nostro cucciolo
di casa? Le piante, proprio come emerge dall’emozionante libro di
Giono, sono una primaria fonte di vita e una grande ricchezza per
tutti, come i bambini, come l’amore che lega le persone…
Puoi aderire personalmente all’iniziativa adottando una pianta e
dedicandola a chi vuoi, ma puoi fare di più: parlane
nell’azienda in cui lavori, invitandola ad adottare una pianta per
ogni nuovo nato. CHEP Italia ha aderito per prima, ma c’è
posto per tante altre piante! Sulla stessa scia dell’impegno di
CHEP tu e la tua azienda potreste davvero creare un grande polmone
verde a Milano. Dal respiro a forma di cuore.
Per aderire e per informazioni: impattozero@lifegate.it
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