Unilever Sustainable Living Plan: l’impegno Unilever per l’ambiente

Unilever Sustainable Living Plan è il piano di sostenibilità di Unilever. Obiettivi: ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’impatto economico e sociale

Cos’è l’Unilever Sustainable Living Plan?

È parte integrante della nostra strategia di business e stabilisce quali sono gli obiettivi che Unilever si impegna a raggiungere entro il 2020. Il piano è stato lanciato ufficialmente nel 2010 e mira, oltre a ridurre l’impatto ambientale di Unilever, anche a migliorare l’impatto economico e sociale che l’azienda ha all’interno della filiera produttiva, garantendo quindi migliori condizioni per le persone che vi lavorano. Con l’Unilever Sustainable Living Plan (USLP) vogliamo dimezzare l’impatto ambientale derivante dall’utilizzo dei nostri prodotti, aiutare un miliardo di persone a migliorare la propria salute e il proprio benessere e approvvigionarci al 100% di materie prime sostenibili.

Quali sono stati i risultati più importanti ottenuti nell’ultimo anno?

Quando si ha l’obiettivo di cambiare le condizioni di vita di un miliardo di persone, in parte dipende da noi, in parte dal consumatore e dalla sua capacità di cambiare abitudini. Questa operazione richiede tempo e la necessità di radicare i nuovi comportamenti nelle persone. Sulla riduzione dell’impatto dell’azienda abbiamo avuto, già nel 2011, dei risultati notevoli. Abbiamo emesso 600 mila tonnellate di CO2 in meno rispetto al 2008, anno a cui risalgono le valutazioni sulle emissioni, sul consumo di acqua e sulla produzione di rifiuti.
Utilizziamo il 20% di energia da fonti rinnovabili, in linea con l’obiettivo raggiungere il 40% entro il 2020, e all’incirca un terzo dei nostri siti produttivi nel mondo (in totale circa 250 fabbriche) non manda alcunché in discarica. Per quanto riguarda infine le materie prime sostenibili, nel 2010, subito prima del lancio dell’Unilever Sustainable Living Plan, erano il 14%. In un anno siamo passati al 24%, essenzialmente grazie all’utilizzo di olio di palma certificato.

E com’è la situazione in Italia?

Nel 2011 il 100% dell’energia utilizzata proviene da fonti rinnovabili, grazie all’acquisto di certificati verdi, mentre da marzo 2012 i nostri quattro siti produttivi in Italia non mandano rifiuti in discarica. Per quanto riguarda la distribuzione, rispetto al 2010, abbiamo ridotto nel mondo di circa il 9% le emissioni di CO2; in Italia abbiamo fatto molto di più, perché le abbiamo invece ridotte del 33%.

L’Unilever Sustainable Living Plan prevede anche forti interventi all’interno degli uffici. Come hanno reagito i dipendenti?

La consapevolezza di lavorare in un’azienda che cerca di fare business in modo responsabile tende a motivare i dipendenti. Chiediamo loro di essere i primi ambasciatori nei confronti delle persone che conoscono. Ci preoccupiamo quindi di comunicare questi temi, chiedendo a chi lavora con noi di avere comportamenti responsabili anche in ufficio. Un esempio banale è quello delle stampanti. Su ogni piano ci sono stampanti condivise: per questo viene richiesto al dipendente, tra l’avvio della stampa e l’operazione vera e propria, di andare alla stampante e inserire un codice. Solo in quel momento il foglio viene stampato: si evita così l’impatto ambientale, sia da consumo elettrico, sia di carta (che è comunque riciclata…), dovuto al fatto che molta gente lancia una stampa e poi si dimentica di ritirare i fogli

Accennavamo all’olio di palma, presente in molti prodotti. E’ una materia prima discussa, per ottenerla spesso si deforesta. Quali provvedimenti ha adottato invece Unilever?

Dal 2004-2005 facciamo parte del RTSPO, Round Table on Sustainable Palm Oil, che abbiamo co-fondato insieme al WWF. Questa tavola rotonda stabilisce quali devono essere le regole per produrre un olio di palma sostenibile. Nel 2011 ne abbiamo utilizzato il 64%, ma abbiamo già annunciato che entro il 2012 passeremo al 100%. Questo è un primo importante step. Il prossimo passo è garantire la tracciabilità: attualmente il 90% delle industrie non utilizza olio di palma puro, ma dei derivati. Noi ci impegniamo ad approvvigionarci per il 100% di olio di palma certificato e tracciato entro il 2020 e per farlo abbiamo investito 100 milioni di dollari in Malesia per la creazione di un impianto Unilever di raffinazione.

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