L’amministrazione americana sceglie di proteggere l’Alaska dall’espansione dell’industria petrolifera e mineraria.
Levi’s incentiva i fornitori etici
L’azienda statunitense produttrice di jeans fornirà incentivi economici ai fornitori dei paesi in via di sviluppo per migliorare i propri standard di sicurezza e ambientali.
Levi Strauss & Co, uno dei principali produttori di jeans del mondo, ha deciso di offrire incentivi ai propri fornitori situati in paesi in via di sviluppo come Bangladesh e Cina, per migliorare le loro politiche sociali e ambientali. Molti paesi hanno infatti ancora legislazioni retrograde in ambito dei diritti dei lavoratori e di tutela ambientale.
Levi’s si avvarrà della collaborazione dell’International Finance Corporation (Ifc), agenzia della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo nata con lo scopo di promuovere la crescita dell’industria privata nei paesi in via di sviluppo attraverso l’erogazione di appositi investimenti. Il programma premierà con finanziamenti e con tassi di interesse più bassi i fornitori che otterranno valutazioni positive dopo un monitoraggio delle prestazioni sociali e ambientali da parte di Levi’s.
L’idea è nata nel 2013, in seguito al crollo di una fabbrica in Bangladesh che ha provocato oltre mille morti. Dopo il disastro l’International Finance Corporation ha iniziato ad offrire prestiti a basso interesse per migliorare le condizioni di sicurezza nelle fabbriche in Bangladesh, il secondo fornitore al mondo per l’industria dell’abbigliamento dietro la Cina. La nuova iniziativa ha lo scopo di fornire ulteriori incentivi per migliorare le condizioni di lavoro e per garantire la sicurezza ai lavoratori.
Attraverso l’Ifc i fornitori di Levi’s avranno accesso a finanziamenti più convenienti e i più virtuosi otterranno un ulteriore sconto, fino a 50 punti in base all’interesse applicato. L’azienda statunitense pubblicherà un elenco completo delle fabbriche e dei fornitori da cui si rifornisce in tutto il mondo e utilizzerà ispettori a tempo pieno per verificare che vengano rispettati gli alti standard etici e ambientali prefissati.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Fare pressione sui governi affinché si arrivi ad una diminuzione del 60 per cento entro il 2040 è l’imperativo della Giornata della Terra, giunta oggi alla 54esima edizione.
L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.
La Corte europea per i diritti dell’uomo dà ragione alle Anziane per il clima: l’inazione climatica della Svizzera viola i loro diritti umani.
Dopo i rilievi nell’acqua potabile del Veneto e della Lombardia, sono state trovate tracce di Pfas nei delfini, tartarughe e squali spiaggiati sulle coste della Toscana.
Un nuovo rapporto di Wri e università del Maryland fa il punto sulla deforestazione. Miglioramenti in Brasile e Colombia, ma passi indietro altrove.