È la domanda che ci ponete più spesso. Abbiamo provato a dare alcune risposte e a dare delle buone ragioni per investire in brand etici.
La raccolta differenziata della plastica arriva sulle piste da sci
Una campagna avviata sulle montagne di Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta per sensibilizzare gli sciatori sull’importanza del riciclo della plastica.
Anche se in sordina, è partita la stagione sciistica. Molti infatti sceglieranno le vette alpine per trascorrere le vacanze natalizie o semplicemente per un weekend. Per il terzo anno consecutivo Levissima lancia la campagna “Levissima Snow Recycling – Io faccio la differenza”, per sensibilizzare gli sciatori e invitarli a non disperdere la plastica sulle piste da scii, gettandola invece negli appositi contenitori per non inquinare le Alpi.
L’iniziativa, partita dalle vette lombarde, quest’anno non coinvolgerà solo la Valtellina, ma anche le regioni del Piemonte e della Valle d’Aosta, in collaborazione con le tre societa’ di igiene urbana che operano nelle aree interessate.
“Questa attività è segno di un costante lavoro di sensibilizzazione dei cittadini al corretto riciclo della plastica, persino quando si trovano a più di 2.000 metri di altezza, nei momenti di svago e divertimento”, ha sottolineato Stefano Marini, business unit director del Gruppo Sanpellegrino. “Crediamo infatti, quali uno dei principali player del mercato italiano, che sia fondamentale anche rendere evidenti le conseguenze che i singoli gesti della vita quotidiana hanno sull’ambiente circostante”.
Dal Pet al pile
Il Pet raccolto sarà così prelevato dai gestori degli impianti di risalita e dei rifugi delle ski aree coinvolte e portato a valle dove le tre società di igiene urbana coinvolte, Secam, Quendoz e Acsel, provvederanno al recupero e all’avvio della plastica alla filiera del riciclo. “Da 20 bottiglie nasce una coperta di pile e da 27, un maglione in pile”, riportano alcune grafiche pensate per aiutare gli sciatore a comprendere il valore di una bottiglia in plastica raccolta e riciclata. L’iniziativa quest’anno si è allargata, visti i buoni risultati degli scorsi anni, tanto che i bidoni per la raccolta delle bottiglie di plastica sono passati da 80 a 200.
Dalla plastica nuove materie prime
Come ricorda Giorgio Quagliuolo, presidente Corepla (Consorzio per la raccolta degli imballaggi di plastica): “I numeri della raccolta differenziata e riciclo degli imballaggi in plastica sono in continua crescita: nel 2014 (tendenza confermata per il 2015) sono state oltre 830.000 le tonnellate di imballaggi in plastica raccolti in modo differenziato e 467.000 le tonnellate riciclate”.
“Le nuove tecnologie – continua – e l’esperienza pluriennale nel riciclo in un Paese come l’Italia, povera di materie prime ma ricca d’ingegno, hanno reso il mercato delle materie prime seconde un settore di qualità. Oggi è possibile realizzare bottiglie in Pet con il 50 per cento di materiale riciclato”.
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