L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Sainsbury alimenterà i suoi supermercati con scarti alimentari
Un punto vendita della catena Sainsbury verrà alimentato esclusivamente da rifiuti alimentari grazie all’energia generata dalla digestione anaerobica.
Un negozio della catena Sainsbury, nel West Midlands, sarà il primo punto vendita nel Regno Unito ad emanciparsi dalla rete elettrica nazionale. Il negozio, che fa parte di una nota catena di supermercati britannica, riuscirà a conquistare la propria indipendenza energetica grazie all’energia ottenuta dagli scarti alimentari.
Sainsbury e Biffa, società inglese di riciclaggio dei rifiuti, hanno lavorato insieme per sviluppare una nuova tecnologia che consenta al negozio di Cannock di ottenere energia elettrica generata esclusivamente dalla digestione anaerobica, ovvero un processo di conversione di tipo biochimico che avviene in assenza di ossigeno e consiste nella demolizione, ad opera di microrganismi, di sostanze organiche complesse contenute nei vegetali e nei sottoprodotti di origine animale.
Sainsbury è la società inglese che sfrutta maggiormente questo tipo energia, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 2.500 abitazioni ogni anno. I rifiuti alimentari che vengono prodotti dai supermercati Sainsbury in tutto il Regno Unito vengono portati allo stabilimento di Biffa a Cannock e trasformati in gas che viene poi utilizzato per generare elettricità che viene direttamente fornita al supermercato con un cavo elettrico lungo 1,5 km.
Oltre che ad ottenere energia a basso impatto ambientale questo sistema consente anche di arginare il fenomeno dello spreco alimentare. «Non mandiamo assolutamente nessun rifiuto in discarica e siamo sempre alla ricerca di nuovi modi per riutilizzare e riciclare – ha dichiarato Paul Crewe, responsabile della sostenibilità di Sainsbury – quindi siamo orgogliosi di essere la prima azienda britannica a fare uso di questa tecnologia e di permettere al nostro negozio di Cannock di essere alimentato interamente dal nostro spreco alimentare».
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