Difficili da estrarre e isolare dagli altri elementi, le terre rare si trovano anche negli smartphone. Risorse spesso dimenticate che è invece importante valorizzare. E riciclare.
A Torino la prima area d’aria pura in città
Partita la sperimentazione in centro città. Un biopurificatore, delle centraline solari e dei droni, monitoreranno e miglioreranno la qualità dell’aria urbana.
È a disposizione di tutti i cittadini torinesi la nuova installazione tra Corso Svizzera e via Medici. Un dispositivo capace di purificare l’aria, monitorarne la qualità, alimentato da rinnovabili. L’iniziativa, denominata Pure Air Zone è la prima sperimentazione avviata dal Torino Living Lab e ideata da U-earth.
In questo spazio pubblico, aperto a tutti, sarà possibile toccare con mano il bioreattore capace di purificare l’aria in maniera del tutto naturale. La tecnologia del sistema in questione, denominata Aircel, prevede di utilizzare microorganismi innocui in grado di abbattere inquinanti e allergeni degradandoli fisicamente, come in una sorta di digestione. L’azienda infatti spiega che “all’interno dei bioreattori viene inserito un additivo a base di microorganismi non patogeni e non geneticamente modificati, che creano le condizioni per assorbire tutte le sostanze inquinanti in maniera totalmente biologica”.
Ora l’aria la si monitora con i droni
Aumentano e cambiano le tecnologie che le amministrazioni pubbliche possono utilizzare oggi per monitorare la qualità dell’aria cittadina. Come le centraline U-monitor: ogni 5 minuti rilevano diversi parametri e i dati raccolti possono essere analizzati da remoto tramite cloud. I dati raccolti nella piattaforma U-manager costituiscono poi il punto di partenza per effettuare i successivi confronti, a testimonianza della qualità dei risultati raggiunti dalla tecnologie Pure Air Zone. Non solo, le centraline saranno montate su droni che sorvoleranno le aree della città per valutare e confrontare i dati raccolti.
Torino sempre più smart city
Che il capoluogo piemontese avesse avviato da tempo un percorso ben preciso per diventare una smart city è noto da tempo. Lo confermano le numerose iniziative, le startup e gli acceleratori sorti in questi anni. Come il Torino Living Lab, ovvero uno spazio aperto alla sperimentazione di nuove idee con il coinvolgimento dei cittadini.
“Il progetto Torino Living Lab è uno dei principali progetti che ha permesso a Torino di arrivare al secondo posto nella classifica delle capitali europee dell’innovazione”, spiega Enzo Lavolta, assessore all’innovazione della Città di Torino. “Questo testimonia la determinazione di questa amministrazione nel voler proseguire sulla strada della costruzione di una smart city a misura di cittadino, dove a vecchi ed emergenti problemi si prospettano soluzioni ed opportunità nuove, realizzate in condivisione con la cittadinanza, gli innovatori e le istituzioni”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Valorizzando ogni risorsa, il disability manager rende più efficiente e competitiva l’azienda nel suo insieme. Alcune tecnologie possono agevolarlo.
Riqualificazione energetica degli edifici, controllo dei consumi su piattaforme web, fermate degli autobus intelligenti, piattaforme web portatili dedicate al cicloturismo, isole pedonali in centro città. Come sarà Torino nel 2020.
Lo schiarimento delle nuvole marine come soluzione al riscaldamento del nostro Pianeta ritorna come proposta tra gli esperti. Un esperimento mostra una possibile strada per il futuro.
Avvalendosi di organismi vegetali, Diamante propone un farmaco innovativo per l’artrite reumatoide. Ne abbiamo parlato con la Ceo, Valentina Garonzi.
Tutelare l’acqua significa tante cose: depurarla, rilevare le perdite, portarla a chi ne ha più bisogno. Se ne occupano queste cinque startup.
L’innovazione trasforma le città tradizionali in smart city. Huna è una startup che favorisce questo processo, cominciando con l’illuminazione urbana.
Con nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale come Qomprendo, le aziende migliorano il proprio approccio al benessere aziendale.
Nutraceutica, ricerca scientifica e tecnologia sono gli strumenti con cui Sestre vuole migliorare la qualità della vita delle donne.