22 news per il 22 aprile. Quelle brutte…

20 aprile 2010 ESPLODE ED AFFONDA LA PIATTAFORMA PETROLIFERA DELLA BP Aprile 2010. Situata a circa 80 chilometri dalla costa della Louisiana, la piattaforma petrolifera Deepwater Horizon della British Petroleum estraeva 8.000 barili al giorno al momento dell’incidente. Esplode il 20 aprile e affonda il 22 aprile. Un tubo di trivellazione connesso alla struttura sarebbe

20 aprile
2010

ESPLODE
ED AFFONDA LA PIATTAFORMA PETROLIFERA DELLA BP

Aprile 2010. Situata a circa 80 chilometri dalla costa della
Louisiana, la piattaforma petrolifera Deepwater Horizon della
British Petroleum estraeva 8.000 barili al giorno al momento
dell’incidente. Esplode il 20 aprile e affonda il 22 aprile. Un
tubo di trivellazione connesso alla struttura sarebbe la causa
della fuoriuscita del petrolio nell’oceano.

 

10 ottobre
2010

FANGHI
TOSSICI FINISCONO NEL DANUBIO
Un milione di metri
cubi di allumina, un fango rosso corrosivo e altamente tossico,
straripano dal deposito all’aperto dell’impianto per la lavorazione
dell’alluminio di Ajka, nell’Ungheria occidentale. L’incidente
provoca la morte di 8 persone e 120 feriti.

 

21 ottobre
2010

BIODIVERSITÀ.
A NAGOYA PRESENTATO UN RAPPORTO PER DARE UN VALORE ALLA
NATURA
I danni arrecati ogni anno al capitale
naturale come foreste, paludi e praterie ammontano ad una cifra
compresa tra i 2 e i 4 mila miliardi di dollari. Questa è la
cifra stimata dal rapporto dell’iniziativa “Economia per gli
ecosistemi e la biodiversità” presentato alla Conferenza sulla
biodiversità a Nagoya.

 

10 marzo
2011

NEL MEDITERRANEO SCOPERTE 500
TONNELLATE DI PLASTICA, UN’ISOLA DI SPAZZATURA
La
fotografia è scattata dal rapporto “L’impatto della plastica e
dei sacchetti sull’ambiente marino” presentato a Roma. Secondo il
documento la concentrazione più alta di plastica si trova al
largo dell’Isola d’Elba mentre nell’intero Mediterraneo galleggiano
500 tonnellate totali di rifiuti. La plastica rappresenta tra il 60
e l’80 per cento del totale dell’immondizia trovata.

 

11 marzo
2011

GIAPPONE.
IL TERREMOTO PIU’ GRANDE MAI REGISTRATO, IL QUINTO PIU’ GRANDE
DEGLI ULTIMI 100 ANNI
Ha spostato l’asse terrestre
di 17 centimetri e accorciato le giornate di 1,8 microsecondi. 11 i
reattori che si sono spenti in seguito al terremoto in Giappone. La
misura è automatica e scatta con terremoti di magnitudo
superiore a 6. I rischi di fusione del reattore riguardano le 3
centrali di Fukushima e quella di Onagawa. Tsunami e scosse di
assestamento, infatti, hanno danneggiato gli impianti di
raffreddamento. A questo scopo e come soluzione di emergenza si usa
l’acqua del mare.

 

22 marzo
2011

GIORNATA
MONDIALE DELL’ACQUA. QUELLA POTABILE NON E’UNA RISORSA PER
TUTTI
Le persone che non vi hanno accesso, nel
mondo, sono oltre un miliardo. Tra queste otto su dieci vivono in
aree rurali. Ad affermarlo è Giuseppe Politi, presidente della
Cia, Confederazione italiana agricoltori. Secondo Politi entro il
2030 un terzo degli abitanti del pianeta vivrà in zone in cui
l’acqua scarseggia. Il fabbisogno minimo giornaliero di acqua per
bere, cucinare e lavarsi oscilla tra i 20 e i 50 litri per persona.
Ma la disponibilità della risorsa nelle diverse zone della
terra non è uniforme. La conseguenza: ogni anno 1,4 milioni di
bambini, uno ogni 20 secondi, muoiono per malattie causate da acqua
contaminata e dall’assenza di misure igieniche adeguate.

 

28 marzo
2011

IL LEGNO DI MOGANO ESPORTATO
DAL PERÙ È TAGLIATO ILLEGALMENTE
La scoperta
è stata fatta da WikiLeaks e si riferisce ad un dispaccio del
2006 dell’ambasciata americana in Perù. Il governo di Lima
avrebbe segretamente ammesso l’esportazione illegale del mogano e
anche la falsificazione dei certificati. Il tutto a spese delle
tribù isolate che abitano la foresta amazzonica. Cinque anni
dopo, le autorità non hanno fatto nulla per proteggere foreste
e tribù.

 

6 aprile
2011

ASSOTTIGLIAMENTO RECORD DELLO
STRATO D’OZONO, IL PIÙ CONSISTENTE DAL 1997 AD
OGGI
L’evento si verifica sui cieli del circolo polare
artico a causa del rigido inverno che ha caratterizzato l’emisfero
Nord. L’ozono costituisce uno strato in grado di proteggere gli
organismi viventi dalle radiazioni ultraviolette del sole. Ma
l’utilizzo di una serie di sostanze chimiche, come i
clorofluorocarburi, presenti nelle bombolette spray o nei
condizionatori fino all’inizio degli anni Novanta, ne ha causato
l’assottigliamento. Il decadimento di queste sostanze nocive per
l’ozono è molto lenta e potrebbe richiedere ancora diversi
decenni.

 

12 aprile
2011

IL MINISTERO DELL’AMBIENTE
AUTORIZZA ESPLORAZIONI AL LARGO DELLE ISOLE TREMITI
Il
ministero dell’Ambiente ha autorizzato la compagnia irlandese
Petroceltic ad “effettuare dei saggi geo-sismici nell’Adriatico
pochi chilometri al largo delle Isole Tremiti, finalizzati a
verificare la presenza di giacimenti petroliferi”. Questo
nonostante il No della Regione Puglia a questo tipo di indagini. Le
ricerche verranno effettuate con la tecnica dell’air-gun, ossia con
la generazione di potenti onde sonore che viaggiano in acqua
arrivando a molti chilometri di distanza. Proprio queste onde
sarebbero responsabili della perdita dell’orientamento di molte
specie marine, provocandone lo spiaggiamento.

 

13 aprile
2011

IL
GIAPPONE ALZA LA STIMA DELLA GRAVITÀ DELL’INCIDENTE ALLA
CENTRALE NUCLEARE DI FUKUSHIMA AL LIVELLO
7
L’innalzamento al livello di gravità
più alto dell’incidente scatta automaticamente perché,
dall’11 marzo in poi, è stata raggiunta la soglia di
fuoriuscita di materiali radioattivo prevista dalla scala INES,
questo il suo nome, dall’Agenzia internazionale per l’energia
atomica. Ma gli esperti frenano i paragoni con quanto avvenuto a
Chernobyl nel 1986. In quel caso, infatti, la quantità di
iodio 131 rilasciata è stata, finora, dieci volte superiore.
Probabilmente, se la scala internazionale avesse previsto livelli
di allerta superiori al 7, Chernobyl li avrebbe raggiunti. Cosa
che, per ora, non si può dire di Fukushima.

 

20 aprile
2011

DEEPWATER HORIZON, UN ANNO
DOPO. UN A MALATTIA MISTERIOSA TRA I SOCCORRITORI
Lo
affermano diverse testimonianze raccolte dal sito del Discovery
Channel, secondo cui fra i responsabili potrebbe esserci
l’esposizione al benzene. Proprio il benzene infatti potrebbe
essere uno dei principali responsabili dei malesseri. Una biologa
locale Wilma Subra, afferma che nei pescatori e nelle persone che
hanno partecipato ai soccorsi ci sono valori 36 volte maggiori
rispetto alla media. Ormai è chiaro che l’esposizione continua
alle sostanze tossiche è la prima responsabile della
misteriosa malattia.

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