L’Unicef ha distribuito mille tonnellate di aiuti in un mese

L’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, ha distribuito in un solo mese mille tonnellate di aiuti umanitari ai bambini di tutto il mondo. Una quantità che riempirebbe le stive di 19 aerei cargo della dimensione di un jumbo jet. Si tratta di un record nella storia dell’organizzazione, nata nel 1946.   “L’enorme dispiegamento

L’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, ha distribuito in un solo mese mille tonnellate di aiuti umanitari ai bambini di tutto il mondo. Una quantità che riempirebbe le stive di 19 aerei cargo della dimensione di un jumbo jet. Si tratta di un record nella storia dell’organizzazione, nata nel 1946.

 

“L’enorme dispiegamento dell’Unicef risponde a un altrettanto grande bisogno di aiuti in molti paesi, contemporaneamente”, ha detto Shanelle Hall, direttore della divisione rifornimenti dell’organizzazione che ha sede a Copenaghen, in Danimarca. “Adesso è fondamentale mantenere aperti questi corridoi umanitari in modo che i rifornimenti continuino a raggiungere i bambini che ne hanno bisogno disperatamente”.

 

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I paesi che più sono stati coinvolti nella distribuzione sono sei: Repubblica Centrafricana, Iraq, Liberia, Palestina, Sud Sudan e Siria.

 

In Iraq, dove è in corso un conflitto tra ribelli e forze governative, sono state distribuite 500 tonnellate di aiuti tra cibo, acqua, medicine e tende, soprattutto nelle regioni nordoccidentali. La parte più consistente è rappresentata da 4 milioni di dosi di vaccino antipolio per proteggere i bambini dal rischio che si verifichi una nuova epidemia dovuta al collasso del sistema sanitario nazionale.

 

La Liberia sta facendo i conti con l’ebola e per questo ha ricevuto 248 tonnellate di aiuti composti soprattutto da materiale sanitario come guanti, occhiali protettivi, maschere, disinfettanti e altri prodotti medico-sanitari.

 

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Nella Striscia di Gaza, in Palestina, sono state inviate 3,5 tonnellate di aiuti composte soprattutto da medicine per rifornire i dispensari degli ospedali colpiti dai bombardamenti israeliani. In particolare vaccini, necessari per proteggere i più piccoli durante le operazioni di evacuazione.

 

In soli 27 giorni l’Unicef ha inviato 33 carichi distribuiti con altrettanti voli d’emergenza.

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