Si chiamava Saly, aveva cinque anni. Nello scatto vincitore del World press photo 2024, il concorso di fotogiornalismo più importante al mondo, non si vede un centimetro del suo corpo senza vita. E non si vede nemmeno il volto della zia, Ines Abu Maamar, che lo stringe forte a sé. Mohammad Salem, fotografo dell’agenzia Reuters,
Allattare in pubblico: petizione sul web per tutelare le mamme
Una legge che garantisca alle madri italiane il diritto di allattare in pubblico, inclusi ristoranti, bar e negozi. È l’obiettivo di una mamma, Raffaella Sottile, che ha lanciato una petizione online per tutelare le madri che scelgono di nutrire i propri figli al seno e si trovano nelle condizioni di dove allattare in pubblico. La
Una legge che garantisca alle madri italiane il diritto di allattare in pubblico, inclusi ristoranti, bar e negozi. È l’obiettivo di una mamma, Raffaella Sottile, che ha lanciato una petizione online per tutelare le madri che scelgono di nutrire i propri figli al seno e si trovano nelle condizioni di dove allattare in pubblico. La cronaca recente riferisce spesso di episodi con al centro mamme invitate più o meno gentilmente a coprirsi o ad allontanarsi da locali pubblici in nome della “decenza” o della sensibilità degli altri avventori.
Allattare in pubblico, senza censure
Invece, sottolineano i promotori della petizione “Ovunque lo desideri”, a sostegno delle mamme che vogliano allattare in pubblico, per L’Organizzazione mondiale della sanità e per l’Unicef l’allattamento rappresenta “un diritto fondamentale dei bambini e delle mamme, che devono essere sostenute nella realizzazione del loro desiderio di allattare”. Nessuna censura, quindi, anche quando la richiesta della poppata, che di norma è del tutto imprevedibile, scatta in un bar o in un altro luogo pubblico.
Servono 50.000 firme
Per attuare la proposta di una legge che garantisca il diritto di allattare in pubblico occorre che la petizione sia firmata da almeno 50.000 persone. Nel momento in cui viene scritto questo articolo, i firmatari sono oltre 21.000, tutti convinti che nessuna madre dovrebbe sentirsi a disagio come è accaduto alla stessa Raffaella Sottile, a cui è successo più di una volta di doversi coprire in seguito alle critiche dei passanti.
Una legge ad hoc
“Spesso viene chiesto alle madri di andare ad allattare altrove o di coprirsi durante questo atto naturale, poiché considerato indecente agli occhi di alcune persone che potrebbero ritenere allattare pubblico come un atto osceno – scrivono ancora i promotori dell’iniziativa – E questo è un insulto alla maternità”. Il disegno di legge richiesto della raccolta di firme punta a sancire in modo esplicito questo diritto, assicurando questa possibilità a tutte le mamme che hanno bisogno di allattare in pubblico.
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