Due esplosioni alla base dell’Unione africana a Mogadiscio. Al-Shabaab rivendica

Due autobombe esplodono vicino alla base dell’Unione africana nella capitale della Somalia, Mogadiscio, nei pressi dell’aeroporto. Il gruppo jihadista al-Shabaab rivendica l’attacco.

Due autobombe sono esplose vicino alla base dell’Unione africana e gli uffici delle Nazioni unite nei pressi dell’aeroporto di Mogadiscio, la capitale della Somalia. La prima esplosione è avvenuta davanti a un’entrata usata dai soldati dell’Unione e la seconda a un checkpoint presidiato dalle forze somale.

Secondo la polizia locale, è stato un attentatore suicida a sferrare l’attacco. Sono riportati almeno tredici morti, di cui soldati della Missione dell’Unione africana in Somalia (Amisom) e delle Nazioni unite.

Il gruppo terrorista jihadista al-Shabaab ha rivendicato l’attacco. “I nostri mujahideen hanno preso di mira Halane, la base delle forze straniere che occupano il nostro paese musulmano. Abbiamo ucciso dozzine di altre persone”, ha dichiarato Abdulaziz Abu Muscab, portavoce di al-Shabaab, a Al JazeeraIl gruppo estremista ha forti radici nel paese, dove emerse nel 2006 dalle ceneri dell’Unione delle corti islamiche, che ai tempi controllava la capitale.

 

Al-Shabaab è conosciuta per attacchi nei confronti delle forze di sicurezza. 10 soldati sono morti quando l’11 luglio il gruppo ha causato un’esplosione a una base militare a 50 chilometri dalla capitale. Colpisce anche i civili, come quando il 25 giugno un kamikaze si è fatto esplodere su un’auto di fronte all’ingresso dell’albergo Naasa Hablood, sempre a Mogadiscio.

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