Un’ondata di tweet contro le inondazioni nelle grandi città

Etienne Turpin è un filosofo specializzato in sistemi urbani complessi, estetica e cultura visiva. Crede che l’unico modo efficace per affrontare il problema delle “inondazioni in contesti urbani a causa dei cambiamenti climatici sia una scienza condivisa, con un software open source e open data che possa essere utilizzato da una community di utenti”.    

Etienne Turpin è un filosofo specializzato in sistemi urbani complessi, estetica e cultura visiva. Crede che l’unico modo efficace per affrontare il problema delle “inondazioni in contesti urbani a causa dei cambiamenti climatici sia una scienza condivisa, con un software open source e open data che possa essere utilizzato da una community di utenti”.

 

shephard-holderness-bukit-duri-jakarta-petajakarta
La ricercatrice di PetaJakarta.org Ariel Shepherd (sinistra) e il co-direttore Tomas Holderness (destra) parlano delle strategie di coinvolgimento a Bukit Duri, Jakarta © Etienne Turpin

 

“È ormai noto che nelle megacittà come Giacarta il vecchio approccio ingegneristico contro le inondazioni non funziona più e che le soluzioni eroiche frutto della consulenza sono soltanto trucchi usati dalle aziende europee per rubare soldi alla gente dell’Indonesia”, afferma Turpin. “Se riuscissimo ad ammettere che questo approccio è un fallimento plateale potremmo fare un passo avanti e chiederci: cosa possono fare i residenti urbani per ridurre i pericoli degli eventi meteo estremi e migliorare la qualità della vita nell’ambiente urbano?”

 

Turpin e Tomas Holderness hanno quindi ideato PetaJakarta.org, piattaforma che usa il software open source CogniCity per cercare su Twitter parole chiave riguardanti le inondazioni durante la stagione dei monsoni a Giacarta. Quando vengono trovate parole come “banjir” (inondazione), viene inviata una comunicazione all’utente chiedendo se ci sono inondazioni nel luogo dove si trova.

Questi potenziali reporter forniscono dettagli e condividono immagini semplicemente postando i propri tweet con l’hashtag #banjir e @petajkt. I tweet vengono automaticamente visualizzati in una mappa su PetaJakarta.org, aiutanto a fornire rapporti e informazioni in tempo reale sulle inondazioni.

 

Giacarta è la città con la più alta concentrazione di utenti Twitter al mondo. Decine di migliaia di abitanti hanno infatti utilizzato il sito PetaJakarta.org nelle stagioni caratterizzate dalle inondazioni nel 2014 e 2015.

 

“Durante una calamità, le persone tendono a utilizzare ciò che conoscono meglio. Perciò, se di solito usano Twitter per ottenere informazioni in generale, lo useranno ancora di più”, spiega Turpin.

 

shephard-ramadhani-east-jakarta-peta-jakarta
Widya Ramadhani (sinistra) e Ariel Shepherd (destra) rivedono i dati sull’esposizione ai rischi, Giacarta est © Etienne Turpin.

 

“Crediamo che gli enti governativi locali e di primo soccorso dovrebbero riconsiderare il ruolo dei social media come mezzo per integrare le preoccupazioni e le testimonianze dei residenti in modo più completo e coordinato”. Il progetto è il risultato di una collaborazione tra la SMART Infrastructure Facility dell’università di Wollongong in Australia, dove Turpin e Holderness sono ricercatori, la Jakarta Emergency Management Agency e Twitter, tra gli altri.

 

children-inundated-street-real-kampung-polo-jakarta-petajakarta
Residenti di Kampung Pulo, Giacarta, osservano il loro quartiere dopo un’inondazione nel 2014 © Etienne Turpin

 

Per affrontare le inondazioni, fenomeno che colpisce numerose città in tutto il mondo, è necessario un modo di pensare in continuo adattamento. Come dice Turpin “il futuro delle città sarà open source, o non sarà un futuro”. PetaJakarta.org aiuta gli enti e associazioni di soccorso a migliorare la propria capacità di risposta e a ridurre i costi raccogliendo le informazioni in tempo reale e dando un ruolo più importante ai residenti all’interno del processo di gestione delle calamità naturali.

Tradotto da

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati