Questa cartella per la scuola non serve solo a portare i libri

Quando si parla di innovazioni tecnologiche si pensa sempre a qualcosa legato agli smartphone, a qualche nuovo dispositivo mobile. In realtà, questa volta si tratta di un oggetto più concreto, come solo la cartella usata da ogni bambino per portare i libri a scuola può essere.   L’idea avuta da due studentesse universitarie sudafricane, Thato

Quando si parla di innovazioni tecnologiche si pensa sempre a qualcosa legato agli smartphone, a qualche nuovo dispositivo mobile. In realtà, questa volta si tratta di un oggetto più concreto, come solo la cartella usata da ogni bambino per portare i libri a scuola può essere.

 

L’idea avuta da due studentesse universitarie sudafricane, Thato Kgatlhanye (21 anni, marketing) e Rea Ngwane (22 anni, brand), va al di là di una semplice borsa. Si tratta di uno zainetto che i loro inventori hanno chiamato Repurpose schoolbags, in grado di migliorare la vita di milioni di bambini che vivono in Sudafrica, come in qualsiasi altro paese in via di sviluppo.

 

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Rea Ngwane (22 anni) e Thato Kgatlhanye (21 anni)

Molto spesso i bambini che vanno a scuola a piedi, vivono in quartieri lontani senza accesso all’elettricità, così la prima idea è stata quella di posizionare un piccolo pannello solare fuori dallo zaino che si ricarica mentre si cammina ed è in grado di illuminare una lampada contenuta in un barattolo che i bambini possono accendere la sera, a casa, per fare i compiti. Un’altra caratteristica è quella di essere catarifrangenti per essere visibili da auto e moto. Dovendo macinare parecchi chilometri prima di arrivare a scuola, molti bambini si svegliano prima che il sole sia sorto, un’accortezza di questo tipo è fondamentale per aumentare la loro sicurezza.

 

Ma, si sa, oggi i bambini vogliono essere anche alla moda: “Abbiamo speso molto tempo sul design, chiedendoci che tipo di borsa saremmo stati orgogliosi di portare sulle spalle” ha detto Kgatlhanye. Le cartelle sono colorate, l’attenzione ai dettagli è evidente. La base a scacchiera è fatta con un taglio di tessuto che inizialmente le due studentesse volevano buttare, ma che in realtà ha contribuito a renderle un po’ più “cool”.

 

zaino scuola

 

Il progetto Repurpose schoolbags è stato presentato lo scorso anno al premio della South African Breweries Foundation per le migliori innovazioni tecnologiche arrivando al terzo posto e vincendo 300mila rand sudafricani (circa 21.700 euro) con cui, a gennaio, hanno fondato la società Rethaka. A luglio avevano già venduto 128 borse, tra quelle lanciate come prototipo, a 250 rand l’una. Ed è solo l’inizio. Le due ragazze hanno già in mente qualcosa di analogo per i computer portatili, magari grazie allo sponsor di altre realtà.

 

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