Il santuario di Peam Krasop e la riserva di Koh Kapik Ramsar sono uno scrigno di diversità da preservare, secondo Fauna & Flora Internacional.
La lentezza dei bradipi è il segreto della loro sopravvivenza
Lungi dall’essere un difetto, la snervante lentezza dei bradipi consente a questi animali di ottimizzare le energie e di nascondersi dai predatori.
I bradipi sono lenti, terribilmente lenti, non esiste al mondo un altro mammifero che si muova così piano. I bradipi sono dunque considerati la quintessenza della pigrizia, il naturalista Georges-Louis Leclerc de Buffon, il primo a descrivere questi animali, scriveva “la lentezza e la stupidità sono i risultati della conformazione del bradipo, strana e pasticciata. Questi animali sono la forma più bassa di esistenza. Un altro difetto ancora avrebbe reso impossibile la loro esistenza”. Giudicare con sufficienza una creatura che esiste da circa sessantaquattro milioni di anni non è però una buona idea e la lentezza dei bradipi ha una precisa funzione.
Rallentare per sopravvivere
Il lento metabolismo e i movimenti estremamente compassati dei bradipi hanno uno scopo preciso e sono finalizzati al raggiungimento dello scopo primario di tutti gli esseri viventi: sopravvivere. Considerato che, come detto, i primi bradipi hanno fatto la loro comparsa milioni di anni fa si può senz’altro dire che abbiano una strategia vincente.
I bradipi non sono poi dei gran dormiglioni
Osservando il comportamento del bradipo tridattilo (Bradypus tridactylus) i ricercatori hanno scoperto che, contrariamente alle credenze popolari, questi animali non dormono la maggior parte della giornata, bensì per otto-dieci ore. Il tempo restante si muovono e si spostano, seppur molto lentamente e sempre mantenendo lo stesso ritmo. Questo movimento rallentato consente ai bradipi un ridotto dispendio energetico, anche altri animali, come rane e serpenti, usano una strategia simile che risulta invece unica tra i mammiferi omeotermi (ovvero a sangue caldo). I bradipi riescono a controllare le perdite di calore e a termoregolarsi grazie ad aggiustamenti comportamentali e posturali e, soprattutto, bruciano pochissima energia.
Se non puoi scappare, mimetizzati
La dieta dei bradipi, composta in prevalenza da foglie, offre loro un bassissimo apporto calorico, questi animali bilanciano dunque questa bassa assunzione di calorie con dispendi energetici ridotti al minimo. Tutto ciò impedisce chiaramente ai bradipi di potersi muovere con rapidità e, in caso di attacco di un predatore, di fuggire. La loro strategia difensiva è dunque basata sul mimetismo, tecnica di cui sono maestri, grazie anche alle alghe che crescono sul loro mantello e gli conferisce i peculiari riflessi verdi, grazie ai quali diventa quasi invisibile nel folto delle foreste pluviali del Centro e Sudamerica. Per tale tecnica di difesa la lentezza del bradipo rappresenta un valore aggiunto, i principali predatori di questi animali, come giaguari, ocelot e arpie, sono infatti abituati ad individuare le prede tramite i loro movimenti. I bradipi si muovono ad un ritmo talmente basso che spesso non vengono minimamente notati. Lo stile di vita del bradipo ci insegna che è quasi impossibile giudicare un’altra specie basandoci esclusivamente su canoni antropocentrici e che, in fondo, muoversi con lentezza può essere un vantaggio.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I popoli indigeni festeggiano: le balene hanno ottenuto lo status di persone giuridiche. Si riuscirà a così a proteggerle?
Grazie al progetto di E.ON Italia, nel bosco lombardo i visitatori potranno scoprire la bellezza e l’importanza degli ecosistemi locali.
L’influenza aviaria è un virus che generalmente colpisce i volatili. Si sta però diffondendo anche tra altre specie, colpendo ad esempio quelle marine della Patagonia.
Nello stato di Washington, e non solo, è stata votata favorevolmente la legge che vieta l’allevamento intensivo di polpi.
In occasione del suo novantesimo compleanno, ripercorriamo la carriera di Jane Goodall, dal suo inestimabile contributo alla primatologia, fino al suo contagioso attivismo ambientale.
Lo scorso 14 marzo, all’età di 75 anni, se n’è andato il grande primatologo, che con il suo sguardo curioso e peculiare ci ha insegnato a guardare le altre specie senza le lenti deformanti dell’antropocentrismo.
I ricercatori hanno osservato un crollo del numero di megattere nel Pacifico causato dalla mancanza di cibo a seguito di un’ondata di caldo anomalo
Sale sul podio l’olivastro millenario di Luras, in Sardegna, nell’ambito del prestigioso riconoscimento European tree of the year 2024: l’albero italiano ottiene il terzo posto, dietro a “The weeping beach of Bayeux” in Francia e al vincitore “The heart of the garden” in Polonia, quest’ultimo accreditato con quasi 40.000 voti. European Tree of the year