Venezuela, i cambiamenti climatici minacciano la sopravvivenza degli anfibi

L’aumento delle temperature globali rischia di causare l’estinzione di numerose specie di anfibi venezuelani e rappresenta un campanello d’allarme per il mondo intero.

Una volta i canarini venivano impiegati per rilevare la presenza di gas velenosi all’interno delle miniere di carbone, se l’uccellino nella gabbietta moriva segnalava il pericolo imminente, consentendo ai minatori di mettersi in salvo. Gli anfibi sono l’equivalente dei canarini mentre la miniera è il mondo intero.

 

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Esemplare di Espadarana andina, Venezuela © Aldemar Acevedo

 

Questi animali, estremamente sensibili all’inquinamento dell’aria e dell’acqua, sono infatti un perfetto indicatore della salute dell’ambiente e il loro declino a livello globale indica che dobbiamo invertire la tendenza prima che sia troppo tardi. In Venezuela rane e rospi sono in pericolo critico a causa dei cambiamenti climatici, l’aumento delle temperature complica la riproduzione di questi animali e ha contribuito ad aumentare il grado di infettività di un fungo che sta portando all’estinzione diverse popolazioni di anfibi in tutto il pianeta.

 

Secondo gli scienziati il riscaldamento globale colpirà prima alcune specie particolarmente vulnerabili, come gli anfibi, in America Latina numerose specie di rane e rospi sono a rischio. “Il 60-70 per cento degli anfibi è in pericolo critico o quasi estinto”, ha affermato Luis Merlo, veterinario che dirige il primo centro del Venezuela per la conservazione degli anfibi.

 

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Il Venezuela è tra i dieci stati al mondo con il maggior numero di specie di anfibi

 

La sopravvivenza di quasi venti specie di anfibi, tra cui alcune inserite nella lista delle specie più minacciate del paese, si basa sul successo di un piccolo gruppo di ricercatori che in un laboratorio di Caracas sta tentando di ricreare le condizioni riproduttive naturali degli anfibi. L’obiettivo del centro diretto da Merlo è di incrementare le popolazioni degli animali più a rischio.

 

Particolarmente minacciate sono 15 specie di piccole rane endemiche delle montagne del Venezuela. Il Paese, che vanta un’incredibile varietà di paesaggi e habitat, è tra i dieci stati al mondo con il maggior numero di specie di anfibi. Queste delicate creature sono particolarmente sensibili alle variazioni climatiche anche perché le loro uova non sono rivestite da un guscio duro e non possono sopravvivere essiccazione.

 

Alcuni paesi come Costa Rica, Panama ed Ecuador hanno avviato centri di conservazione degli anfibi per cercare di preservare questo patrimonio naturale.

 

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In Venezuela gli anfibi sono minacciati dai cambiamenti climatici e da una malattia fungina © Carl Hansen

 

 

“I rospi sono come i canarini che venivano utilizzati un tempo nelle miniere: sono un chiaro segno che qualcosa di grave sta succedendo all’ambiente – ha spiegato Jon Paul Rodriguez della Commissione per la conservazione delle specie dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn). – Se non ci fermiamo in tempo perderemo tutti”.

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