Brasile Nordest

Tutto ha inizio con uno strano ritmo che parte dalla punta dei piedi e sale fino a raggiungere il cuore che accelera il suo palpitare naturale, gonfio di emozioni. Sale fino agli occhi, stupefatti e sorpresi da tanta bellezza. Risuona incessantemente nelle orecchie per poi raggiungere la mente, finalmente limpida e aperta ad accogliere un nuovo mondo. Questo

Apprezzare il Brasile in ogni sua sfaccettatura non è
un’impresa ardua, difficile è decidere da dove partire e
quale rotta seguire, perché la ricchezza culturale e
naturalistica di questo Paese è infinita. Qualunque sia la
strada che si decide di intraprendere, una cosa è certa: il
Brasile ti contagia, come una malattia, come una passione, una
droga; sa insinuarsi lentamente con le sue bellezze naturalistiche,
il suo patrimonio biologico, la sua cultura affascinante, i suoi
colori, il suo popolo controverso e la sua musica, allegra e
coinvolgente.

Il nostro viaggio si concentra nel Nord Est del Paese da
São Luís a Jericoara, passando attraverso il Parco
Nazionale di Lencois Maranhenses e il Delta del Parnaiba. Questo
percorso è meglio noto come “Rota das Emoçoes” –
Rotta delle Emozioni e collega tre diversi stati: Ceará,
Piauí e Maranhão. Un’esperienza di viaggio dalla rara
bellezza, all’insegna dell’avventura, immersi in una natura intatta
e sconfinata, regalandosi anche qualche momento di relax sulle
spiagge più belle dell’interminabile litorale brasiliano.

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Prima però di dedicarci pienamente all’incontro con la
natura, non possiamo esimerci dal dedicare qualche parola alla
città di São Luís. São Luís
è l’unica capitale dello stato brasiliano fondata dai
francesi nel 1612, prendendo il proprio nome dal re di Francia,
Luigi XIII. Alla colonizzazione francese si susseguirono quella
olandese e portoghese, l’influenza di questi ultimi in particolare
ha lasciato un segno indelebile nell’architettura, nell’artigianato
e negli edifici tipici della città: oltre 3500 palazzi
dislocati nel centro storico, decorati da un incalcolabile numero
di piccoli tasselli in ceramica chiamati azulejos. La
particolarità degli azulejos, le case coloniali e le
romantiche strade di ciottoli, sono solo alcuni degli elementi
grazie ai quali São Luís si è guadagnata il
titolo di Patrimonio mondiale dell’Unesco nel 1997 e un posto
assicurato nel cuore di tutti i turisti amanti dei circuiti non
troppo convenzionali.

São Luís è dunque il nostro punto di
partenza per incontrare il Parco nazionale di Lencois
Maranhenses.

Da qui si raggiunge, dopo circa 266 km, la città di
Barreirinhas, “la nostra porta d’ingresso” al Parco. Descrivere in
poche e semplici parole le sensazioni che si provano quando si
arriva al Parco di Lencois Maranhenses è impossibile,
perché lo spettacolo cui si assiste non ha eguali. 55.000
ettari di dune dalla sabbia bianchissima, alte fino a 30 metri, si
alternano a lagune cristalline di acqua dolce, creando un panorama
primitivo di incomparabile suggestione. Quest’area, soprannominata
il Sahara Brasiliano, non è sconvolgente solo da un punto di
vista d’impatto visivo, ma anche uditivo perché la
vivacità e il frastuono tipici di questo Paese svaniscono
lasciando spazio a un rilassante silenzio.

Il percorso lungo la Rotta delle Emozioni prosegue attraverso
il Parco nazionale del Delta di Rio Parnaiba o Delta das
Américas, l´unico nel continente americano situato in
mare aperto. Distribuito su di una superficie complessiva di circa
2.700 km2, il delta è un ambiente ricco, complesso e vitale.
Mosaico di ecosistemi ad alta rilevanza ambientale, la sua
singolarità consiste nell’intreccio di insenature, lagune,
isole di ogni dimensione con paesaggi diversi che ne fanno un vero
santuario ecologico. Le dune costiere proteggono il territorio
continentale, fungendo per altro da serbatoi d’acqua; mentre
l’ecosistema delle mangrovie fornisce un habitat ideale, di riparo
e sostentamento, per numerose specie di anfibi, mammiferi, uccelli,
rettili, crostacei e molluschi, contribuendo al mantenimento del
potenziale biologico della costa. Uno degli spettacoli più
suggestivi ai quali si può assistere visitando il delta
è la quotidiana migrazione di migliaia di uccelli
guarà dalla caratteristica colorazione rosso fuoco, che
ritornano ai loro nidi nella foresta.

Lasciarsi alle spalle questo trionfo di emozioni costa caro,
ma il nostro viaggio alla scoperta del nord est brasiliano riserva
ancora un’ultima piacevole sorpresa. Dopo aver ripreso contatto con
la natura, ammirandola con rispetto e curiosità, è
giunto il momento di viverla con minore distacco. La nostra
destinazione ultima è, infatti, Jericoara, patria degli
amanti delle spiagge e luogo di culto per i surfisti.

Situata a circa 300 km da Fortaleza, capitale dello stato di
Cearà, fino a qualche decennio fa Jericoara non era altro
che un semplice villaggio di pescatori, con le sue enormi dune di
sabbie, il suo mare cristallino e una particolarità: la
vista del sole che sorge e tramonta dentro l’oceano ogni giorno.
Oggi Jericoara è una tra le più rinomate
località di ritrovo per gli appassionati di surf, windsurf,
kitesurf e sunboard grazie alle enormi dune di sabbia che sorgono e
scompaiono costantemente muovendosi al ritmo del vento.

 

Ormai siamo pronti a lasciare il Brasile con un bagaglio di
emozioni e di ricordi saldi sulle nostre spalle… Sdraiati
sulle spiagge di Jericoara ammiriamo l’ultimo cielo stellato
brasiliano e ad ogni stella cadente l’unico e solo desiderio
è quello di ritornare quanto prima in questo meraviglioso
Paese per vivere nuove esperienze ed imprimere nuovi emozionanti
ricordi nella nostra mente.

 

Cosa ci piace

La festa popolare del Bumba meu Boi (dal 13 al 30 giugno)
porta nelle vie della città rappresentazioni di animali
reali o fantastici. L’origine di questa festa è racchiusa
nella storia di Pai Chico, un trabalhador de fazenda che per
soddisfare le voglie culinarie della moglie Catirina, in dolce
attesa, decide di rubare un bue. Pai Chico venne però
scoperto dai vaqueros ma, dato il movente del delitto, venne
perdonato e il bue fatto resuscitare dai paje’s. Per questo perdono
Pai Chico organizzò una grande festa che si concluse sempre
comunque con l’uccisione del bue e l’offerta del suo sangue ai
partecipanti. Naturalmente nella versione odierna dei
festeggiamenti, il susseguirsi degli eventi della storia viene
simulato!

 

Chapada Diamantina (152 mila ettari), situata nel cuore dello
Stato di Bahia , è una delle più incredibili
attrazioni naturali dell’intero Paese, con formazioni rocciose
d’impareggiabile bellezza, scolpite dall’azione del tempo milioni
di anni fa.

Area protetta, posta all’interno di un parco nazionale,
Chapada Diamatina è un vasto altopiano ricco di montagne,
fiumi, cascate, piccoli pozzi e caverne. Una zona molto particolare
di quest’area è la Serra das Paridas, uno dei più
grandi complessi archeologici dello Stato di Bahia con pitture
rupestri e una cascata con un salto d’acqua di 60 metri.

 

Jericoacoara, situata a circa 300 km da Fortaleza, fino al
1985 era soltanto un semplice villaggio di pescatori senza
elettricità, strade, telefono o televisione, perso tra
immense dune bianche.

Jeri, come viene chiamata dai locali, dal 2002 è
diventato Parco Nazionale, con un’area di circa 6.850,00 ettari che
racchiude al suo interno dune mobili, laghi di acqua cristallina,
giganteschi cocchi, bellissime spiagge con un mare calmo e con un
oceano da onda, dove il contatto con la natura è
assicurato.

La città di Olinda, che in portoghese significa “Oh! Che
bella!”, si trova a pochi km da Recife. Fondata dai portoghesi nel
1535, fu successivamente bruciata dagli olandesi perché la
sua posizione non permetteva una buona difesa. Con il successivo
ritorno al governo dei portoghesi la città ritornò al
suo splendore originario.

Nel 1982 grazie ai suoi edifici, giardini e piazze del centro
storico e alle numerose chiese barocche, la città di Olinda
venne inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità
dell’Unesco.

Da non perdere

Fernando de Noronha, patrimonio naturale dell’Umanità,
è un arcipelago formato da 21 isole (l’isola principale si
estende su di un’area di 18 kmq), isolette e scogli di origine
vulcanica circondate da un mare dalle forti tinte azzurre e
considerato uno dei più belli al mondo.

Paradiso naturale per surfisti e subacquei che possono, tra i
25 e i 40 metri di profondità, trovare acque calde con
un’esuberante fauna acquatica ed ammirare, a circa 30 metri, il
relitto della corvetta brasiliana NAeL Ipiranga, affondata nel
1987.

 

Buono a sapersi

Per entrare in Brasile è necessario essere in possesso
del passaporto. La lingua correntemente parlata è il
Portoghese (lingua ufficiale), ma molto diffusi sono lo spagnolo,
l’inglese e il francese. Il Real è la moneta ufficiale,
inoltre nelle città più importanti è
comunemente accettata la carta di credito. Quasi tutto il Brasile
può essere visitato durante tutto l’arco dell’anno,
perché solamente le regioni meridionali del Paese presentano
sensibili variazioni climatiche da una stagione all’altra. L’estate
è tuttavia il periodo più vivace e festoso dell’anno
e vede i brasiliani in fuga dalle proprie case per riversarsi nelle
strade e sulle spiagge.

Elisa Corti

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