A livello globale, il cibo sprecato equivale a un miliardo di pasti al giorno, mentre sono 783 milioni le persone che soffrono la fame.
“Coca cola” fai da te
E’ arrivato il grande caldo. Perchè non provare una coca cola fai da te.
La formula che propongo è una mia scelta personale, e
comprende acqua minerale molto frizzante,
zucchero di canna nero Mascobado o Panela,
melassa di canna, succo di limone, scorza di arancia e di limone
non trattata, caffè. E’ tutto. Mescolando questi componenti
nelle giuste proporzioni otterrete una “Coca-Cola naturista” o un
Chinotto più sano. Le proporzioni? Le ho trovate – perfette
– per un bicchiere da bibita, ma in Italia i bicchieri da bibita
non sono standardizzati e hanno le capienze più diverse.
Perciò non so dirvi le proporzioni per litro. Sperimentiamo,
proviamo.
Sulle modalità di lavorazione suggerisco per
praticità di lavorare tutto a freddo, non a caldo come fa
l’industria. Con buon senso, direi di non superare le due tazzine
di
caffè per litro. La melassa è un
buon colorante e insaporente naturale, ma si scioglie con lentezza
nell’acqua fredda: diluitela nel caffè in tazzine prima che
diventi freddo. Per cominciare, provate sciogliendo bene vari
cucchiai di melassa in 2 tazzine colme di caffè bollente,
insieme con alcuni cucchiai colmi di zucchero nero Mascobado.
Lasciar freddare. Aggiungere almeno il succo filtrato di 1-2
limoni. Meglio sarebbe anche di
un’arancia. Infine, come facevamo da bambini a
tavola, spruzzare l’essenza aromatica della buccia di 1 arancia e
di 1 limone direttamente nel liquido. Versare questa mistura in una
bottiglia semi-piena di acqua minerale fredda molto gassata,
contenente solo mezzo litro di acqua. E cominciare a provare il
gusto. Se troppo leggero o troppo forte, regolare l’acqua minerale
o raddoppiare i componenti di base.
Insomma, sperimentiamo.
Ricordatevi che il sapore dolce si attenua molto col freddo. Ma
impariamo anche a non dolcificare troppo le bibite: la bevanda
dovrebbe risultare amarognola (il che non è facile, lo
ammetto: anzi, sono alla ricerca di sostanze amaricanti naturali da
aggiungere). Se volete proprio dargli un realistico colore
più scuro e un sapore amarognolo, ricorrete all’infuso della
Miscela Leone (esiste ancora), o ad altri surrogati naturali di
caffè a base di cicoria e cereali tostati. In mancanza, col
caffè d’orzo, che almeno il colore lo dà. A me una
bottiglietta di mezzo litro è venuta benissimo: gustosa e
sana. Aveva un colore bruno medio. Buon esperimento.
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