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Echinacea, un integratore dalle proprietà antivirali. Usi, consigli e controindicazioni

Usata dagli Indiani d’America contro i morsi di serpente, le febbri e le ferite difficili da guarire, è un potente antibatterico, è l’echinacea

Cos’è l’echinacea

Nome botanico. Echinacea angustifolia, Echinacea purpurea, Echinacea pallida.

Luogo di origine. Cresce spontanea negli Stati Uniti, nei prati e boschi radi; è coltivata nelle zone temperate sia a scopo medicinale che ornamentale.

Storia. Sioux, Comancee e altre tribù indiane consideravano l’echinacea una delle piante medicinali più importanti. I coloni bianchi la usarono come rimedio contro raffreddore e influenza e in breve la sua fama raggiunse l’Europa. Mentre nel Vecchio Continente le sue proprietà farmacologiche venivano sempre più apprezzate e studiate, in America veniva quasi dimenticata.

Principi attivi. Sono contenuti principalmente nella radice e comprendono oli essenziali, poliacetileni, flavonoidi, polisaccaridi, acido caffeico e alcaloidi.

echinacea
L’echinacea ha forti proprietà antivirali © FlowerPhotos/UIG via Getty Images

Le proprietà terapeutiche

Aumenta la resistenza dell’organismo alle infezioni, con un’attività immunostimolante e antivirale. Possiede un’attività antinfiammatoria cortisone-simile, nonché antibatterica. Esercita un’azione locale che ritarda la diffusione delle infezioni attraverso i tessuti. Sulle pelli pruriginose, affette da foruncoli e acneiche produce un benefico effetto curativo. Agisce su piaghe di varia origine comprese quelle da decubito, su piccole ferite e geloni ulcerati.

Utilizzi e applicazioni

L’uso per via orale dell’echinacea può essere utile sia nella stagione che precede le influenze, a scopo preventivo e di rafforzamento del sistema immunitario, sia durante la malattia stessa, per la sua azione sui macrofagi e sui linfociti T e B. Viene consigliata nelle malattie virali in genere, come nell’herpes, e nelle micosi. Per uso esterno, i vari componenti dell’echinacea producono un effetto antinfiammatorio su pelli arrossate, ferite o ustionate; in campo cosmetico entra nella composizione dn prodotti utili al trattamento delle rughe, delle smagliature e dell’acne.

Forme d’uso. Con l’echinacea è possibile preparare un decotto, mettendo a bagno a freddo un cucchiaio di radice ( 5 g circa) per ogni tazza d’acqua. Il preparato va quindi fatto bollire, coperto e a fuoco moderato per 10 minuti circa. Una volta filtrato, il decotto si utilizzata nella dose di tre tazze al dì in caso di
infezioni. Se si vuole ottenere un effetto preventivo risulta più agevole l’uso della tintura madre, nella dose di 10-15 gocce al giorno, da aumentare fino a 30 per tre volte al giorno in caso di malattia. Esistono in commercio preparati per bambini a base di echinacea, spesso in associazione al propoli e alla vitamina C: anche per loro è possibile ottenere un’azione preventiva o curativa avendo cura di rispettare le diverse dosi.

Consigli. È possibile ottenere una pomata all’echinacea anche in casa, mescolando 10 g di tintura madre e 90 g di lanolina, fino ad ottenere un prodotto omogeneo.

Controindicazioni

Va usata con prudenza nelle malattie autoimmuni, TBC, AIDS, sclerosi multipla. Dosi elevate possono talvolta causare nausea e vertigini.

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