La medicina palliativa si prende cura dei pazienti che non possono più guarire. Deve essere rapida, efficace, in grado di migliorare la qualità di vita delle persone. L’Hospice Cascina Brandezzata di Milano la pratica con un approccio integrato tra medicina accademica e complementare.
Difendere i nostri occhi dal freddo: rimedi omeopatici
Occhio gonfio per un colpo di freddo? Sintomi, cause e rimedi omeopatici per prevenire e curare la congiuntivite da agenti esterni irritanti che colpisce gli occhi.
Una corretta lubrificazione della superficie congiuntivale è essenziale per mantenere la salute dell’occhio anche in caso di secchezza o gonfiore a causa di un colpo di freddo o d’aria. Quando questa viene a mancare, i nostri occhi ne risentono e si vede, ad esempio, quando ci vengono le occhiaie.
Leggi anche: Calazio all’occhio: cause, cura e rimedi naturali per la palpebra gonfia
Sintomi del colpo di freddo all’occhio
Le lacrime sono un elemento di fondamentale importanza per una corretta idratazione, specie in inverno. Il freddo intenso congestiona le ghiandole che producono la componente oleosa delle lacrime, che diventano così meno efficienti nel loro ruolo di lubrificante oculare.
Al di sotto degli zero gradi la percentuale di umidità dell’aria si riduce e lo stress degli occhi aumenta, provocando uno dei sintomi principali del colpo di freddo all’occhio quali la secchezza, e quindi la tendenza a lacrimare. Sia il vento sia l’eccessivo riscaldamento degli ambienti interni peggiorano ulteriormente la situazione causando una maggior disidratazione. In tutti questi casi, i medicinali omeopatici possono svolgere un ruolo importante per affrontare i disturbi agli occhi.
Rimedi omeopatici contro la congiuntivite
Chi soffre in questa stagione di disfunzione lacrimale, comunemente detta “occhio secco”, può applicare subito due gocce del collirio omeopatico Euphralia, ripetendo l’applicazione al bisogno anche più volte al dì per avere occhi belli tutto l’anno. Questo collirio è a base di Euphrasia officinalis e Chamomilla vulgaris, due sostanze attive tradizionalmente utilizzate dalla farmacologia omeopatica nel trattamento dei più frequenti disturbi dell’occhio. Il collirio Euphralia può essere usato in tutta sicurezza da bambini, portatori di lenti a contatto e pazienti che seguono altre terapie farmacologiche. È confezionato in monodose e questo garantisce la sterilità e l’integrità a ogni singola somministrazione.
È possibile utilizzare anche due medicinali omeopatici in granuli, da sciogliere in bocca, preferibilmente sotto la lingua, che danno ottimi risultati nell’occhio secco: Bryonia alba 9 CH, cinque granuli per tre volte dì per almeno un mese, è particolarmente indicato quando gli occhi stanno meglio con applicazioni fredde ed esercitando una “compressione” sugli occhi. Alumina 9 CH, cinque granuli per tre volte al dì per almeno un mese, è consigliato se anche la pelle del viso e del corpo risulta secca.
L’aria fredda e il vento possono anche provocare delle infiammazioni alla congiuntiva. Chi soffre di congiuntivite irritativa può beneficiare, sempre grazie a Euphralia, di un immediato sollievo: ne vanno instillate 3-4 gocce, 4 volte al giorno, e si può ripetere l’applicazione al bisogno anche più volte al dì. Il medicinale omeopatico Apis mellifica 15 CH, 5 granuli per tre volte dì per almeno 20/30 giorni, è indicato se sono presenti secrezione congiuntivale, edema e gonfiore palpebrale con dolore oculare pungente e bruciante e sensazione di miglioramento con applicazioni fredde. Aconitum napellus 9 CH, 5 granuli per tre volte dì per almeno 20/30 giorni, è utile invece se l’arrossamento oculare compare all’improvviso e si sviluppa rapidamente e se il paziente lamenta anche dolori oculari e un peggioramento dei sintomi a seguito di un’esposizione al vento o per un colpo d’aria.
A cura del dott. Giorgio De Santi, oculista esperto in omeopatia, dirigente medico presso l’Ospedale di Rho
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Ospedale di Pisa propone l’oncologia integrata, ovvero l’omeopatia ai pazienti in terapia oncologica, per limitare gli effetti collaterali della chemioterapia. E ha messo a punto un’anestesia che si avvale di agopuntura e omeopatia al posto degli oppiacei.
La ricerca medico scientifica in omeopatia esiste e porta a risultati concreti. Un contributo alla letteratura scientifica in questo settore arriva dagli studi del Prof. Paolo Bellavite e del suo gruppo, condotti nel corso di molti anni presso l’Università di Verona.
Ricerche in laboratorio hanno dimostrato che i vegetali, immuni dall’effetto placebo, se trattati con medicinali omeopatici reagiscono diventando più resistenti e più ricchi di sostanze nutraceutiche. Ce ne parla Lucietta Betti, già ricercatore confermato e docente di patologia vegetale e micologia.
Abbiamo incontrato il patron di Boiron all’indomani di un imponente studio francese che mostra come le cure omeopatiche siano efficaci quanto quelle convenzionali.
Dopo 7 anni di osservazioni su oltre migliaia di pazienti, EPI3 mostra che la percentuale di guarigione è la stessa, ma usando l’omeopatia ci sono meno effetti collaterali.
I virus parainfluenzali sono centinaia, il vaccino antinfluenzale stagionale è studiato su un solo virus. I consigli su come mettere a letto l’influenza.
Complici i pollini, diversi tipi di allergie tra cui quelle respiratorie e crociate si manifestano in primavera con sintomi fastidiosi. Come curarle con l’omeopatia.
Il 10 aprile si celebra la giornata dell’omeopatia, ma la Federazione italiana è preoccupata per una norma che potrebbe togliere dal mercato molti prodotti. Ne parliamo con la presidente Antonella Ronchi.