Le auto icona della Volkswagen diventano eco

Oggi auto con consumi ridotti, domani Golf GTE, ibride plugin (tra cui la Passat) ed elettriche, dalla Up! in poi. Ecco la via del Gruppo Volkswagen verso la riduzione delle emissioni, con 10,2 miliardi di euro investiti.

Per fare il punto sui modelli attuali e su quelli a venire della flotta ecologica Volkswagen, il presidente Martin Winterkorn ha scelto il Salone di Ginevra 2014. Dalla Scirocco risparmiosa alla Golf GTE, erede ibrida della gloriosa GTI, fino alla familiarissima Passat, sono molti i modelli ad aver intrapreso la via dell’ecologia.

A Ginevra si sono viste la Scirocco resa più potente e più risparmiosa, con una diminuzione dei consumi del 19% nelle due motorizzazioni turbodiesel TDI 2.0 da 150 CV e il 2.0 da 184 CV, e la Up!, nata come prototipo elettrico e presto destinata a riavere i motori più ecologici possibile, dall’elettrico al metano, con emissioni risibili. In bella mostra, nel centro dello stand Volkswagen, la Golf GTE. Un modello già fortunato: in base ai dati diffusi da Jato Dynamics, la Golf ha iniziato il nuovo anno nella stessa situazione di quando ha lasciato il vecchio – leader nelle vendite in Europa. Ha guadagnato il 28,4% in gennaio quasi doppiando le rivali principali Polo, Fiesta e Clio.

Il modello della Golf GTE mostrato a Ginevra promette di essere un giro di boa, a partire dal fatto che per lanciare la loro tecnologia ibrida, i tedeschi hanno scelto la carismatica versione di punta, elettrificando la granturismo. Un’ottima idea. È equipaggiata con un potente turbo benzina 1.4 TSI da 150 CV abbinato ad uno elettrico da 102 CV per una potenza complessiva di sistema di 204 CV. In modalità puramente elettrica, la Golf GTE raggiunge una velocità massima di 130 km/h, mentre sfruttando la massima potenza del TSI lo spunto velocistico arriva fino a 217 km/h con la tremenda accelerazione da 0 a 100 orari in 7,6 secondi. I consumi sono limitati a 1,5 litri/100 km, le emissioni di CO2 sono contenute ad appena 35 g/km e l’autonomia in modalità esclusivamente elettrica è di 50 km (939 km quella complessiva). Il pianale è il tecnologico MQB, introdotto nel 2012. Le batterie sono agli ioni di litio da 8,8 kWh e il cambio è un automatico a tripla frizione DSG a sei rapporti, sviluppato appositamente per l’impiego ibrido, dentro il cui alloggiamento si trova il motore elettrico. La terza GT della gamma (dopo GTI e GTD) sarà commercializzata nei mercati internazionali il prossimo autunno e della dotazione base fanno parte i fari a led e il sistema radio con display da 6,5 pollici.

Il presidente Martin Winterkorn ha anche ammesso che il Gruppo Volkswagen lancerà presto una versione ibrida plug-in della Passat. Il manager non ha però rivelato ulteriori dettagli sulla vettura che consentirà comunque a Volkswagen di consolidare il programma di riduzione delle emissioni medie di CO2 per la sua gamma. Programma che, secondo le intenzioni di Wolfsburg, dovrebbe portare il Gruppo a guidare la classifica mondiale “ecologica” entro il 2018. Probabile anche una Polo plug-in.

Il Gruppo VW – secondo quanto dichiarato dallo stesso Winterkorn a Ginevra, il 5 marzo – sta spendendo come mai in passato nella sostenibilità. Lo scorso anno, gli investimenti nel settore ricerca e sviluppo sono stati di 10,2 miliardi di euro e la parte del leone l’hanno appunto fatta le tecnologie verdi. Nel 2013 le emissioni medie di CO2 dei nuovi veicoli di Wolfsburg lanciati in Europa si sono attestate a 128 g/km, livello già rispondente alle normative 2015. Ma non si parla solo di CO2. Il cammino per la riduzione dell’impatto ecologico dei prodotti passerà anche attraverso la riduzione del 25% del consumo di energia e di acqua nei suoi stabilimenti, sempre entro il 2018. Attualmente, il Gruppo sforna 54 versioni con emissioni di CO2 inferiori a 100 g/km e 324 varianti sotto i 120 g/km. A quando la Volkswagen Maggiolino elettrica?

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