Le auto saranno sempre più silenziose. Ecco quanti decibel in meno

Limiti più rigidi in arrivo nell’Unione europea per il rumore prodotto dalle nuove auto, con scadenza primo luglio 2016, 2020 e 2024. Il livello di decibel entrerà a far parte delle etichette del veicolo a disposizione dei consumatori europei, insieme al livello di emissioni di CO2 o l’efficienza del carburante.

Nuove norme per automobili sempre meno rumorose: in 12 anni l’Europa chiede la riduzione da 74db a 68db per tutte le nuove vetture di serie.

Le etichette con l’indicazione della rumorosità sono previste dalle misure appena approvate dal Parlamento Europeo a favore della salute pubblica, dopo un accordo informale con il Consiglio Ue. Soddisfatto il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani, secondo cui con le nuove regole “il rumore dovuto al traffico stradale, di cui soffrono i nostri cittadini, sarà significativamente ridotto”.

 

Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente il traffico espone già la metà della popolazione urbana dell’Unione a livelli di rumore superiori ai 55 decibel (db) e la costante esposizione a livelli elevati provoca stanchezza fisica, può alterare le funzioni degli organi e contribuire a varie malattie, come quelle cardiovascolari. Con la normativa approvata il limite per le vetture di serie sarà ridotto da 74 db a 68 db in 12 anni, mentre ai veicoli più potenti sarà consentito un margine da 1 a 9 decibel in più.

 

La normativa è un po’ più permissiva per i mezzi pesanti più potenti (oltre le 12 tonnellate) da 81 db a 79 db. La curiosità è che gli eurodeputati hanno pensato anche all’eccesso opposto: i nuovi veicoli ibridi ed elettrici dal 2019 dovranno equipaggiarsi di suoni per avvisare del loro passaggio pedoni e ciclisti (Acoustic Vehicle Alerting System – AVAS). La Commissione europea dovrà elaborare una proposta in questo senso entro il luglio 2017.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
La casa dei dj, producer e broadcaster musicali

L’habitat casalingo dei dj ed altri professionisti della musica riflette quasi sempre il loro orientamento creativo, e prevede la necessità di collocare tra gli arredi anche strumenti musicali, mixer e talvolta perfino monumentali collezioni di vinili. Con una delicata e cruciale peculiarità: i rapporti col vicinato, per scongiurare il reciproco “inquinamento acustico”.

sponsorizzato da Comfort for my home
Raggi, radon e radiazioni

Non sono sempre e solo le auto e le fabbriche a inquinare. Campi elettromagnetici, radon, un’illuminazione sbagliata e rumori troppo alti possono trasformare le nostre case in ambienti nocivi per la salute.