Nasce la motobike elettrica che abbina divertimento a mobilità sostenibile

L’elettrico non emoziona? Un luogo comune da sfatare. Rispettare l’ambiente può anzi essere “terribilmente” divertente; negli ultimi anni, la propulsione a ridotte emissioni ha portato alla nascita di veicoli tutt’altro che convenzionali, in grado d’abbinare la praticità nel commuting urbano alla voglia d’evasione tipica del tempo libero. Mezzi a due ruote dalla duplice anima, come nel

L’elettrico non emoziona? Un luogo comune da sfatare. Rispettare l’ambiente può anzi essere “terribilmente” divertente; negli ultimi anni, la propulsione a ridotte emissioni ha portato alla nascita di veicoli tutt’altro che convenzionali, in grado d’abbinare la praticità nel commuting urbano alla voglia d’evasione tipica del tempo libero. Mezzi a due ruote dalla duplice anima, come nel caso della motobike Bultaco Brinco.

 

Bultaco Brinco S-001
La motobike Bultaco Brinco S

Corpo da bici, anima da moto

“Non è cane. Non è lupo. Sa soltanto quello che non è. Se solo capisse quello che è…”. La celebre espressione contenuta nel film d’animazione Balto, dedicata all’omonimo cane di razza siberian husky protagonista di un’estenuante corsa in slitta per rifornire una città dell’Alaska del vaccino per la difterite, si adatta perfettamente alla due ruote spagnola. Non è moto, e non è bici: si presenta infatti come una via di mezzo omologata per l’utilizzo stradale. Alle versioni R, RE e C, destinate principalmente al fuoristrada, si affianca la variante S, più turistica e adatta all’utilizzo in città. Può contare su di un motore elettrico da 2 kW – collocato in corrispondenza della ruota posteriore – e un pacco batterie agli ioni di litio che porta in dote un’autonomia di 100 chilometri in modalità Eco, quindi pedalando a supporto del propulsore, specie nelle ripartenze al semaforo, oppure di 50 chilometri in configurazione Sport; vale a dire chiedendo il massimo delle prestazioni. Le celle si ricaricano in tre ore mediante una comune presa domestica.

La motobike non teme marciapiedi, rotaie o pavé

Omologata quale ciclomotore, per circolare su strada sono pertanto necessari assicurazione, bollo e casco, la Brinco S raggiunge una velocità massima di 45 km/h ed è dotata di pedali e deragliatore, ma al tempo stesso non rinuncia all’acceleratore come un comune scooter, confermando la propria natura “ibrida”. Non è, pertanto, una bicicletta a pedalata assistita, dato che propulsione fisica e comando “del gas” – si fa per dire, trattandosi di un mezzo elettrico – agiscono separatamente: richiama alla mente il mitico Ciao della Piaggio, risalente agli Anni ’70, sebbene l’aspetto evochi una moderna mountain bike da downhill. Caratterizzata da un cambio a diciotto marce e da un peso di 42 kg, non teme marciapiedi, rotaie del tram o pavé, forte di ruote da 24 pollici, sospensioni dalla generosa escursione e freni a disco idraulici.

Prezzi da 5.000 euro

Coniuga divertimento, sicurezza e praticità; non manca, infatti, la possibilità di connettere lo smartphone, così da geolocalizzare la motobike e conoscere in tempo reale sia il livello di carica della batteria sia l’autonomia residua. Quanto costa? A partire da 5.000 euro in funzione degli optional. Una soluzione originale per divertirsi, spostarsi rapidamente in città e, soprattutto, non inquinare.

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