Procol Harum in tribunale per “A Whiter Shade Of Pale”

Matthew Fisher non ci sta. L’ex organista dei Procol Harum sostiene infatti di aver inventato lui l’affascinante riff con l’Hammond di A Whiter Shade Of Pale e per questo motivo pretende una parte dei diritti d’autore e porta gli ex compagni di band in tribunale.     Il celebre brano porta le firme dei soli Gary Brooker (cantante

Matthew Fisher non ci sta. L’ex organista dei Procol Harum sostiene infatti di aver inventato lui l’affascinante riff con l’Hammond di A Whiter Shade Of Pale e per questo motivo pretende una parte dei diritti d’autore e porta gli ex compagni di band in tribunale.

 

 

Il celebre brano porta le firme dei soli Gary Brooker (cantante e pianista) e Keith Reid (autore), nel 1967 ha venduto 10 milioni di copie in tutto il mondo e in più di quarant’anni è stato reinterpretato da tanti artisti ed è stato usato più e più volte in spot pubblicitari e colonne sonore. Ecco perché Fisher vuole che gli venga riconosciuta la paternità di una melodia ormai famosissima, seppur sia stata ispirata a sua volta da alcune composizioni di Johann Sebastian Bach.

 

E così il 20 dicembre 2006 l’alta corte di Londra dà ragione all’ex organista dei Procol Harum e gli assegna il 40% delle royalties (anche se sono esclusi gli arretrati). Scrive il giudice nella sentenza: “Quell’assolo di organo è una parte significativa della canzone e, ovviamente, il prodotto dell’abilità e del lavoro della persona che l’ha scritto”.

Nel 2008, poi, la Corte d’Appello ribalterà la sentenza di primo grado, ma il 30 luglio 2009 la House of Lords riconoscerà definitivamente e all’unanimità i diritti spettanti a Matthew Fisher in quanto coautore del brano. L’organista potrà quindi incassare le royalties a partire dal 2005, anno in cui la causa era iniziata.

 

Leonardo Follieri

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