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Quattro strategie anti-stress per rilassarsi dopo una giornata difficile
Esistono pratiche anti stress che in meno di un’ora permettono di recuperare energia e calma interiore, come la meditazione camminata, ad esempio. Ne abbiamo scelte quattro, tutte da provare.
Tra lavoro, incombenze di casa, cura dei bimbi e altro ancora tante persone non riescono a ritagliarsi un po’ di tempo per il proprio benessere psicofisico. In realtà, basta poco per distrarsi e per ritrovare la tranquillità dopo una giornata piena di impegni e di responsabilità: anche soltanto un’ora dedicata interamente a sé può aiutare ad allontanare le tensioni. Vediamo insieme quattro strategie anti-stress.
La meditazione camminata
Si tratta di un esercizio che agisce sia sulla mente, sia sul fisico. Giunta in Occidente tramite autorevoli monaci buddhisti, tra cui Thich Nhat Hanh, questa pratica si rivela efficace, poiché favorisce una riconnessione col proprio corpo e, al contempo, permette di rimuovere i pensieri disturbanti. Per effettuarla in modo corretto è necessario compiere movimenti molto lenti e porre l’attenzione a ciascun passo. Si alza e si abbassa lentamente il piede, rimanendo focalizzati sugli spostamenti del corpo e sul fluire del respiro. Se siamo attraversati da pensieri, angosce, ansie, riponiamo sempre la nostra attenzione al respiro e rimaniamo semplicemente consapevoli dei nostri passi. La meditazione camminata è di grande beneficio, perché ci allontana dalle situazioni difficili vissute durante la giornata e ci riporta al nostro mondo interiore; inoltre, ci permette di riattivare il processo di radicamento con l’elemento terra. Questo tipo di pratica andrebbe svolta immersi nella natura, lungo il corso di un fiume, in un bosco, in un parco, in un angolo del giardino, sulla spiaggia. Ciò facilita la riattivazione delle energie vitali, in quanto consente di scaricare l’elettricità statica accumulata negli ambienti chiusi.
Esercizi semplici di respirazione
Come ci insegnano diverse filosofie orientali, il respiro è uno degli oggetti sui quali ci si può concentrare per calmare la mente, è quel flusso che unisce il conscio e l’inconscio, è quell’atto fisiologico spesso sottovalutato, ma che rappresenta la nostra grande forza vitale. Quando ci si sente ansiosi, affaticati, nervosi, si volge l’attenzione al respiro, la sola funzione che possiamo controllare in modo volontario. Portando l’attenzione al flusso dell’inspiro ed espiro, ad occhi chiusi, già dopo alcuni istanti ci si sente meglio: le percezioni cambiano e la stanchezza mentale o i turbinii della mente iniziano a placarsi. Un esercizio semplice di respirazione è il seguente: ci si sdraia su un tappetino yoga con le braccia lungo il corpo, i palmi delle mani rivolte verso l’alto. Si può optare anche per una posizione a gambe incrociate. Per favorire la quiete si può rimanere solo con la luce di qualche candela. Si chiudono gli occhi, ci si rilassa e si inizia a respirare in modo lento e profondo. Per almeno dieci minuti si rimane in ascolto del proprio respiro, contemplando l’inspiro e l’espiro. Per aiutare la pratica si possono mettere le mani sopra l’addome e sentire i movimenti del flusso del respiro. È importante portare l’attenzione al respiro, senza sforzo, lasciando che i pensieri se ne vadano, come le nuvole. Questo esercizio, compiuto per almeno venti minuti, produce una profonda quiete interiore.
Fare pediluvi con oli essenziali
Questa è una buona abitudine, poiché è importante dedicare del tempo alla cura dei nostri piedi, che sono le nostre “radici”, il nostro sostegno. In una bacinella d’acqua calda si diluiscono cinque gocce di olio essenziale con una manciata di sale integrale. Da aggiungere all’acqua si può scegliere tra i seguenti oli essenziali: limone ideale per piedi sensibili e affaticati; ha proprietà balsamiche, antisettiche, cicatrizzanti e stimolanti; pino mugo ideale per un pediluvio rilassante; lo si può usare anche per frizionare la pianta dei piedi; timo (serpillo bianco) utile anche contro i crampi muscolari; è antisettico e calmante; bergamotto è ritenuto un buon rimedio contro i geloni, svolge inoltre un’azione antinfiammatoria; anice ha proprietà antifungine e carminative, e se frizionato sui piedi svolge un’azione antireumatica.
Massaggiare i piedi
Anche se non si conoscono esattamente i punti che corrispondono a determinate aree del corpo e che agiscono quindi indirettamente su di esse (riflessologia plantare), massaggiare i piedi alla sera è comunque una buona pratica, in quanto previene e cura la secchezza, nonché la fatica. Un massaggio benefico dovrebbe durare almeno dieci minuti e lo si effettua utilizzando un olio, come quello di sesamo o di germe di grano o di mandorle dolci. Si stendono alcune gocce d’olio sul piede sino alla caviglia e si friziona la pianta, dal tallone fino alle dita; poi si pratica una digitopressione su tutta la pianta del piede; si massaggia poi la parte superiore con movimenti morbidi, con fasi alterne circolari, sino ai malleoli. Questa pratica, prima di dormire, assicura un buon sonno.
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