Shiatsu: per riequilibrare i sentimenti

L’energia vitale, nel nostro profondo, trova espressione anche nell’amore, nella gioia, nella tristezza, nella paura.. tutti quei sentimenti che ci guidano

L’energia vitale, nel nostro profondo, trova espressione anche
nell’amore, nella gioia, nella tristezza, nella paura.., vale a
dire in tutti quei sentimenti complessi che ci guidano nelle nostre
scelte e nei nostri comportamenti, accompagnandoci nelle esperienze
durante tutta la vita.

La non espressione o peggio, la repressione di sentimenti ed
emozioni, creano situazioni di squilibri energetici che alla lunga
porteranno alla malattia: dapprima a livello psicologico, con la
perdita della nostra centralità e con l’instaurarsi di stati
d’animo alterati (ansia, depressione), poi a livello fisico con
disturbi di varia natura (malattie psicosomatiche).

Attraverso il corpo, il contatto e la comunicazione non verbale con
la disciplina dello Shiatsu è possibile arrivare nella
profondità dell’individuo aiutati anche dalla Medicina
Tradizionale Cinese, base inscindibile dello Shiatsu, che permette
una diagnosi energetica il più intima e attendibile
possibile.

Sono i sentimenti repressi o al contrario eccessivamente prolungati
che portano l’individuo a perdere contatto con il proprio io, con
il proprio Centro che porterà entro breve a due possibili
situazioni.
La prima si manifesterà con sensazione di agitazione
generale senza però nessuna localizzazione precisa del
disturbo: l’individuo sarà ansioso e irrequieto (questo
stato è la conseguenza di movimenti energetici anarchici non
più regolati da un centro equilibrato).
La seconda si manifesterà attraverso un tipo d’ansia che si
presenta con una sensazione di oppressione al petto o allo stomaco
o con un “nodo allo gola” (questi sintomi si possono associare
anche indecisione e paura per il futuro).

L’operatore Shiatsu, una volta individuati i meccanismi ed i
livelli energetici coinvolti, interverrà in modo da
ristabilire una connessione con il centro e in secondo luogo
cercherà di ridare il giusto movimento alle energie
bloccate.

Naturalmente non è tutto così semplice: se gli
squilibri sono presenti da molto tempo, addirittura anni, il corpo
escogita compensazioni tali da creare nuovi equilibri (errati!) per
potersi adattare alla situazione sfavorevole e riuscire ad “andare
avanti”.
La complessità di queste compensazioni può essere
tale da rendere molto difficile la diagnosi: difficile è
focalizzare la radice del problema, lo scompenso energetico
primitivo che ha causato il disturbo.
A volte invece il “sistema di compensazioni” costruito dal corpo
è arrivato al collasso e basta poco per fargli rilasciare in
pochissimo tempo tutte quelle emozioni intrappolate e represse che
non aspettavano altro che qualcuno, pur con un semplice contatto,
desse loro libero sfogo.

Marcello Barbagallo

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