La piattaforma di crowdfunding ha istituito il proprio Environmental resource center per aiutare i creativi a realizzare prodotti sostenibili.
To Morrissey with Love. Amanda
Non è un periodo particolarmente fortunato per Morrissey. Prima il suo sogno (di cui vi avevamo parlato) tristemente infranto di rendere lo Stamples Center di Los Angeles completamente meat free per una notte (l’area senza carne era solamente quella del backstage e, anche se il McDonald’s presente nello stadio è stato chiuso per l’occasione, tutti
Non è un periodo particolarmente fortunato per
Morrissey. Prima il suo sogno (di
cui vi avevamo parlato) tristemente infranto di rendere lo
Stamples Center di Los Angeles completamente meat free per una
notte (l’area senza carne era solamente quella del backstage e,
anche se il McDonald’s presente nello stadio è stato chiuso
per l’occasione, tutti gli altri rivenditori hanno avuto via libera
nell’offrire carne). Poi il tour americano interrotto e rinviato
per questioni di salute: polmonite, ulcera sanguinante e problemi
all’esofago che hanno fatto anche temere un suo ritiro definitivo
dalle scene musicali.
Ma l’ex Smiths rimane di sicuro uno dei più grandi cantanti
di tutti i tempi (uno dei primi cento, come lo ha definito la
rivista
Rolling Stone in una classifica del 2008)
nonché uno dei cento geni viventi (per il quotidiano inglese
Daily Telegraph) e annovera un numero di fan
vastissimo, anche nel mondo musicale. Per molti, infatti, Morrissey
è stato fonte di grande ispirazione e ha accompagnato molti
alla scoperta del difficile equilibrio fra disperazione e speranza
adolescenziali. Amanda Palmer, ex
voce del duo Dresden Dolls,
sembra proprio essere stata un’adolescente stregata dalla voce di
Morrissey.
Lo afferma lei stessa, in una
lettera accorata che indirizza direttamente al Moz attraverso
la rivista online Salon. Amanda dice di aver
comprato biglietti per i suoi concerti tante volte e sottolinea
come Morrissey abbia dato carburante alle sue idee e al suo cuore
quando ero un’adolescente, dice di sentirsi in debito con lui per
quelli che lei considera doni che le sono stati fatti e gli propone
un modo unico e originale per sdebitarsi: aiutarlo nell’impresa di
produrre un suo nuovo album tramite la piattaforma di crowdfounding
kickstarter.
Morrissey sembrerebbe voler fare un nuovo disco ma non riesce a
trovare un’etichetta; dal canto suo, Amanda ha dimostrato di saper
utilizzare al meglio questo tipo di forma di finanziamento, avendo
raccolto tramite Kickstarter più di un milione di dollari da
24.883 sostenitori per la produzione del suo ultimo disco
Theatre is evil, uscito lo scorso settembre.
Nella lettera Amanda svela a Morrissey di aver già chiesto
ai suoi follower di Twitter (lei ne ha più di
850.000) la disponibilità a investire anche solo 5
dollari per un disco in digitale di Morrissey e che, in pochissime
ore, più di 1400 persone (ma continuano ad aumentare
#MorrisseyKickstarter) si sono dette
assolutamente entusiaste del progetto. Alla fine della lettera
è Amanda stessa a rivelarsi molto scettica sull’accettazione
del cantante alla proposta, ma aggiunge: “potrai anche essere
la fine della tua famiglia, ma hai dato i natali a tanti
bambini che cantano e suonano, che ti piaccia o no, e con orgoglio
mi metto in questo elenco”. Chissà se, a questo punto,
Morrissey riuscirà a ottenere quello che vuole?
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