Tra 7 anni l’auto elettrica costerà come quella a benzina

Entro il 2020 l’auto elettrica potrà eguagliare le prestazioni ma soprattutto i costi di quella a benzina. È quanto prevedono i ricercatori di Rse (Ricerca sul Sistema Energetico) nella nuova monografia E…muoviti! Mobilità elettrica a sistema, presentata al Politecnico di Bari in occasione del convegno La mobilità elettrica: un’opportunità per una città sostenibile. La monografia

Entro il 2020 l’auto elettrica potrà eguagliare le prestazioni ma soprattutto i costi di quella a benzina. È quanto prevedono i ricercatori di Rse (Ricerca sul Sistema Energetico) nella nuova monografia E…muoviti! Mobilità elettrica a sistema, presentata al Politecnico di Bari in occasione del convegno La mobilità elettrica: un’opportunità per una città sostenibile.

La monografia è il quinto volume della serie RSEView dedicata a temi strategici sull’energia ed espone la visione di Rse sulla prevista diffusione del parco di autovetture a trazione elettrica nelle città italiane e delle sue ricadute tecniche, ambientali ed economiche per il sistema elettrico. Il centro di ricerca Rse appartiene al gruppo Gse (Gestore Sistema Energetico).

La svolta per l’auto elettrica arriverà dalla ricerca applicata alle batterie. ”Le prestazioni continueranno a migliorare – spiega Giuseppe Mauri del dipartimento Sviluppo dei sistemi energetici di Rse – mentre i consumi caleranno dell’1% ogni anno. Tutto ciò si accompagnerà ad una riduzione annuale dei costi pari al 5-10%. Di questo passo, entro il 2020, il prezzo di una piccola utilitaria elettrica (con batteria di circa 20 kWh e autonomia reale di circa 150 chilometri) arriverà ad eguagliare quello di un modello omologo con motore a combustione interna”.

La rivoluzione della mobilità elettrica avrà importanti conseguenze dal punto di vista energetico, come dimostra lo scenario al 2030 ipotizzato dai ricercatori Rse: se un’auto su quattro sarà ricaricabile da rete (per un totale di 10 milioni di veicoli elettrici, concentrati per il 50% nelle grandi città), si avrà un aumento annuale dei consumi di energia elettrica inferiore al 5%. Questo sarà controbilanciato da una riduzione delle importazioni di energia primaria per circa 1,8 miliardi di euro e da un miglior sfruttamento delle fonti rinnovabili.

”La mobilità elettrica ha le potenzialità per cambiare il paradigma del trasporto privato nelle aree metropolitane”, commenta Stefano Besseghini, amministratore delegato di Rse.

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