La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.
Vancouver sarà alimentata al 100 per cento da energia rinnovabile
Si allunga la lista delle città che scelgono la strada delle rinnovabili. La capitale della British Columbia ha approvato il piano.
È stato votata all’unanimità dal Consiglio comunale la mozione che porterà la città di Vancouver a usare solo energia rinnovabile entro il 2050. Una decisione storica, considerato che si tratta della prima città canadese a fare questo tipo di scelta.
La città più popolosa della Columbia Britannica, nelle prime posizioni tra le città dove la qualità della vita è la migliore, aumenterà probabilmente la propria credibilità e vivibilità grazie a questa politica. Vancouver inoltre entra di diritto in un’altra lista, quella delle città che hanno scelto le rinnovabili come maggiore e unica fonte di energia. E molte di queste sono europee: Francoforte, Copenaghen, Stoccolma.
Eloquente il commento del sindaco Gregor Robertson: “Le città di tutto il mondo devono mostrare la propria leadership nell’affrontare la sfida del cambiamento climatico, e il cambiamento più incisivo che possiamo fare è quello di produrre il 100 per cento della nostra energia da fonti rinnovabili”.
La decisione è stata presa anche grazie all’appello lanciato da un gruppo di esperti e accademici canadesi per spingere il Paese verso un cambiamento a livello nazionale. Ad oggi la British Columbia produce il 90 per cento dell’elettricità da rinnovabili, secondo quanto riporta Vancouver Observer, mentre Vancouver è al 34 per cento. La mozione, sempre secondo il giornale, mira a ridurre le emissioni di gas serra e a ridurre i costi crescenti legati al cambiamento climatico, che oggi ammontano a circa 9,5 miliardi di dollari.
“Il futuro dell’economia e della vivibilità di Vancouver dipenderà dalla nostra capacità di affrontare e di adattarsi ai cambiamenti climatici, e il cambiamento verso l’energia rinnovabile è un altro modo in cui Vancouver sta lavorando per diventare la città più verde del mondo”.
Tutte le immagini © Getty Images
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Siamo tutti contenti del compromesso trovato alla Cop28 sulle parole, perché le parole sono importanti. Ma quando si passa all’azione?
Il testo finale della Cop28, quello che contiene anche il bilancio delle azioni fatte e quello che c’è da fare contro la crisi climatica, è stato approvato dalla plenaria.
Durante la Cop28 di Dubai, i rappresentanti arabi dell’Opec si sono riuniti a Doha per far fronte unico contro il phase out dei combustibili fossili.
Phase out, phase down, unabated. Cerchiamo di capire meglio il significato delle parole della Cop28, al fine di orientarci meglio nelle prossime ore quando arriveranno nuove bozze e nuovi documenti da analizzare.
Alla Cop28 di Dubai si attende una nuova bozza del Global stocktake, dopo quella, estremamente deludente, pubblicata lunedì. Segui la diretta.
L’Italia è stata protagonista nella dichiarazione su agroalimentare e clima, la Emirates declaration. Sulla convergenza tra questi due temi vuole costruire anche l’agenda del G7.
Riuscire a non farsi influenzare dal contesto è sempre difficile per un giornalista. A Dubai lo è ancora di più, ma questo non deve inquinare il racconto del risultato che verrà raggiunto dalla Cop28.
Nella giornata a loro dedicata, i giovani parlano di occupazione militare, economica, fossile. Mentre l’Opec chiede ai “propri” delegati di rigettare l’accordo, al-Jaber si dice “fiducioso che qualcosa di speciale possa accadere”.