50 piccole cose da fare per salvare il mondo e risparmiare denaro

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Ecco alcune “chicche” tratte da 50 piccole cose da fare per salvare il mondo e risparmiare denaro, di Andreas Schlumberger, edito da Apogeo (a Impatto Zero).

Spegnere l’interruttore – No alla lucina rossa

Spegnendo Tv, Dvd, rimane accesa la lucina rossa? Spegnendo la lampada alogena, il trasformatore rimane tiepido? Ebbene, è corrente che se ne va. Quanto incidono quei pochi watt? In un anno, tra 75 e 150 euro per ogni casa. E, sempre in un anno, 20 miliardi di kWh sprecati per… tenerli spenti.

Cosa fare? Si legge su 50 piccole cose da fare per salvare il mondo e risparmiare denaro:

“Spegnete sempre i dispositivi usando l’interruttore generale. Installate una ciabatta provvista di interruttore, collegate più dispositivi… A ogni acquisto scegliete dispositivi con interruttori di rete ben raggiungibili, chiedete le versioni più parsimoniose (con modalità di preaccensione da 1W) e cercate l’etichetta GEEA per il risparmio energetico. (Questa etichetta è assegnata dal Group for Energy Efficient Appliances a livello europeo ed è riconosciuta anche in Italia.) Anche se scollegati dalla rete, i moderni videoregistratori non perdono le programmazioni in memoria”.

Ammorbidente – Delicato sui capi, duro con l’ambiente

L’ammorbidente è “delicato” coi tessuti, ma “molto duro” con l’ambiente. Attraverso le acque di scolo, danneggia la vita nei ruscelli e nei fiumi, e si deposita sulle branchie dei pesci. Anche alle persone non fa bene: può irritare la pelle, soprattutto quella dei bambini, meglio evitarlo! I sostituti naturali non mancano, si trovano in tutti i supermercati e costano poco!

“Sostituite l’ammorbidente sintetico con corrispondenti ecologici, quali aceto, allumina e acido citrico, il quale, con la sua azione anticalcare, contribuisce ad ammorbidire i capi. Anche la pallina dosatrice, rimbalzando nel cestello insieme al bucato, impedisce che uno strato di calcare si depositi sulle fibre. Rinunciando all’ammorbidente, a seconda del tipo e della quantità utilizzati, potrete risparmiare fino a 20 euro all’anno”.

Rivestire la casa di verde – Una schiera di rampicanti

Altro che ricettacolo di insetti! La copertura dei muri di casa a verde, con piante rampicanti, è una soluzione geniale, sono termoregolatrici, depurano l’aria e sono… belle.

“40 metri quadrati di verde parietale forniscono gli stessi benefici ecologici di un albero con una chioma di 5 metri di diametro. Per un sensibile miglioramento del clima urbano basterebbe inverdire il 5% delle facciate degli edifici. Le piante filtrano fino al 70% delle polveri nell’aria. Le piante rampicanti adatte al clima locale durano più a lungo di qualsiasi mano di intonaco.

Le pareti non protette d’estate raggiungono spesso i 60°C e d’inverno i -10°C. Con il verde non arrivano a sfiorare, rispettivamente, i 30°C e i -5%°C”.

Per niente “cool” – L’aria condizionata in auto surriscalda l’atmosfera

Ecco i primi caldi. Appena saliti in auto, s’accende l’aria condizionata. E’ un comfort che ha un prezzo. Il condizionatore può dettare un aumento fino al 20% dei consumi di benzina, e il gas refrigerante R 134a è un gas serra 1300 volte più nocivo della CO2.

“Prediligete le tinte chiare per la carrozzeria della vostra auto: si surriscaldano meno di quelle scure. Inoltre, per liberarvi in modo efficace dalla morsa di calore, è sufficiente un tettuccio apribile…

Se la vostra auto è già dotata di condizionatore, non abbassate la temperatura più del necessario. Per regolare la temperatura a livelli ottimali, vi consigliamo un climatizzatore automatico (climatronic). Fate revisionare l’impianto a intervalli regolari. Così facendo non fermerete certo le emissioni di refrigerante, ma eviterete pur sempre che il fabbisogno energetico del condizionatore aumenti gradualmente”.

Perché cercare lontano? Meglio i sapori di casa

A tavola, preferire i cibi locali, di stagione, ancor meglio se biologici; diminuire il consumo di carne, scegliere il pesce non in via d’estinzione.

“Da maggio a luglio costa meno di mezzo litro di petrolio portare in tavola un chilogrammo di asparagi, a gennaio invece costa 5 litri. Un chilogrammo d’uva richiede 4,3 litri di cherosene, necessari per percorrere ben 10.000 chilometri in aereo dal Sudafrica, emettendo 11 chilogrammi di anidride carbonica. I pomodori di serra consumano 50 volte più energia dei pomodori di campo”.

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