5 giugno 2003: Giornata Mondiale dell’Ambiente

La scarsità di risorse idriche, e i problemi connessi, è il tema della Giornata Mondiale dell’Ambiente di quest’anno che si celebra il 5 giugno.

Ogni anno, il 5 giugno, si celebra nel mondo la Giornata Mondiale
dell’Ambiente (Wed: World Environment Day) istituita dall’Onu per
ricordare la Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente Umano del 1972
nel corso della quale prese forma il Programma Ambiente delle
Nazioni Unite (Unep: United Nations Environment Programme).
Quest’anno la giornata è dedicata all’acqua e alla sua
scarsità. Lo slogan è “Acqua: due miliardi di persone
stanno morendo per essa”.
Molte le iniziative in tutto il pianeta per affrontare il tema
della risorsa idrica nelle sue molteplici articolazioni: dal
diritto per l’accesso all’acqua, alle battaglie contro la
privatizzazione e la mercificazione della risorsa idrica, dalla
promozione di politiche per una corretta gestione e utilizzo
dell’acqua potabile.

Negli ultimi anni la problematica dell’acqua è cresciuta in
termini di presa di coscienza e di mobilitazione dei cittadini,
soprattutto da parte di coloro che in America Latina, Asia ed
Africa sono vittima di uno “sviluppo” che non permette, a
più di un miliardo e mezzo di esseri umani, di avere accesso
all’acqua potabile e a due miliardi e quattrocento milioni di non
beneficiare di alcun servizio sanitario.

La scelta del tema e delle modalità di celebrazione della
Giornata Mondiale dell’Ambiente non riguardano una sola
città, ma vedranno il coinvolgimento di più
realtà rappresentative dei diversi continenti, per unire le
aspirazioni e i bisogni ambientali dei paesi in via di sviluppo e
di quelli più sviluppati.
Il messaggio di base è quello della globalità del
tema: i problemi che riguardano il nostro Paese sono collegati a
quelli di tutto il mondo.

In Italia si tenterà di affrontare le problematiche legate
alla risorsa idrica nel nostro Paese in tutte le sue sfaccettature:
dall’acqua negata in Sicilia, al dissesto idrogeologico in Liguria,
alle emergenze in Sardegna.

Iniziative come questa sono indispensabili per la diffusione delle
informazioni, per la nascita di una coscienza ambientale condivisa,
per raggiungere la consapevolezza dei rischi che si corrono se non
si interverrà rapidamente a difesa della vita sulla
Terra.
Quando sentiamo o utilizziamo lo slogan “pensare globalmente e
agire localmente” vogliamo sottolineare il fatto che tutti si
adoperino quotidianamente in aiuto del consumo sostenibile, per
esempio risparmiando sul consumo dell’acqua e su quello energetico,
non demandando a momenti come questo la verifica delle proprie
abitudini.

Tomaso Scotti

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