
La società elettrica che soddisfa la domanda nel 95% delle Hawaii ha annunciato un piano per raggiungere la neutralità climatica prima del 2050.
Un programma di car-sharing composto da tremila auto ad alimentazione totalmente elettrica a disposizione dei parigini per combattere traffico e inquinamento. È questa l’innovativa proposta del sindaco della capitale francese…
Un programma di car-sharing composto da tremila auto ad
alimentazione totalmente elettrica a disposizione dei parigini per
combattere traffico e inquinamento. È questa l’innovativa
proposta del sindaco della capitale francese Bertrand Delanöe
che potrebbe diventare realtà entro giugno 2011.
Il progetto si chiamerà Autolib (dalla fusione dei
termini “automobile” e “liberté”) e si affiancherà al
programma di bike-sharing Vélib attivo da tre anni. Le
tremila auto a zero emissioni verranno distribuite su settecento
stazioni sparse per la capitale francese.
Il sindaco di Parigi spera di ripetere i buoni risultati del
programma di bike-sharing nonostante alcuni episodi di vandalismo.
I parigini potranno sottoscrivere un abbonamento mensile al costo
di 15 euro a cui andranno aggiunti 5 euro per ogni mezzora di
utilizzo del veicolo.
Se il prezzo può sembrare già un buon motivo per
scegliere di passare a Autolib, l’aspetto più convincente
sembra essere un altro: il parcheggio sempre garantito! Infatti, il
sistema riserverà agli utenti un posto macchina presso il
deposito più vicino alla loro destinazione finale.
Tra le società interessate a partecipare al progetto ci
sono la Société Nationale des Chemins de fer
français, l’azienda statale che si occupa del settore
ferroviario, e la compagnia di noleggio auto AVIS che ha
individuato nel progetto un’opportunità da sfruttare prima
che diventi fonte di concorrenza.
Risparmio di tempo, di denaro e di emissioni. Tre vantaggi che
faranno del programma un esempio che senz’altro susciterà la
curiosità di altre grandi città. Togliere dalla
strada centinaia di vecchie auto inquinanti e ingombranti, infatti,
è il sogno di ogni “primo cittadino”.
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