A scuola in fattoria

Da qualche hanno , ha preso il via la campagna per spingere i ragazzi delle scuole ad un ambiente rurale come la fattoria

Secondo un recente censimento, circa 250 aziende agricole (ma il numero sta rapidamente crescendo!) hanno aperto le porte alle scuole e a chiunque si voglia avvicinare al mondo rurale, affiancando agli usuali processi produttivi la funzione di centri culturali e di formazione. Nascono così le fattorie didattiche. Le motivazioni, che hanno spinto gli agricoltori a intraprendere questo tipo d’iniziative, sono sia di carattere economico sia di carattere sociale: da un lato c’è la necessità di promuovere le produzioni aziendali e di trovare forme di reddito supplementari (alle classi è richiesto un contributo per la visita e per il servizio di guida), dall’altro si sente il bisogno di colmare la profonda frattura culturale ed emotiva che si è venuta a creare tra i cittadini e la realtà rurale. Le proposte educative sono molteplici: in azienda i ragazzi entrano in contatto con le diverse filiere produttive (il latte, la carne, i cereali), possono vedere gli animali domestici, imparano a riconoscere le piante ed i fiori, diventano i testimoni di tradizioni che stanno ormai scomparendo. Negli spazi meglio organizzati è proposto un modello educativo attivo, legato all’arte del fare: sono gli studenti che trasformano il latte in formaggio, il mosto in vino, la farina in pane. Spesso la visita alla fattoria didattica rientra in un percorso pedagogico, proposto alle scuole da parte di Enti pubblici, associazioni o cooperative, che prevede incontri in classe preparatori all’uscita. L’augurio finale è che queste lodevoli attività, a patto che la professionalità degli operatori continui a mantenersi elevata, possano avere sempre maggiore successo!

Lorenzo Maggioni

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