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Continua la ricerca di materiali sostenibili, riciclabili e non provenienti da fonti fossili da parte dei produttori di acque minerali. Oggi grazie anche a questi nuovi imballaggi, una bottiglia inquina un po’ meno.
Bioplastiche ricavate da mais o da canna da zucchero, PET
realizzato con una parte di plastica ricavata dall’etanolo,
plastica proveniente dalla catena del riciclo e rilavorata. Ecco
come ricerca e tecnologia sono in grado di realizzare imballaggi
più sostenibili, contribuendo a diminuire l’impatto anche
delle minerali.
Non solo plastica.
L’ultimo progetto in ordine di tempo è quello realizzato da
Levissima,
che ha presentato il Bio Based PET, una plastica per il 30% di
origine vegetale e riciclabile al 100%. In pratica viene modificata
la molecola del PET, composta da acido tereftalico e mono etilene
glicole (MEG), sostituendo il MEG fossile con quello realizzato
dalla fermentazione della canna da zucchero. Totalmente di origine
naturale, ma senza alterare le caratteristiche chimico fisiche
della plastica.
La bottiglia compostabile.
Già presente sul mercato da alcuni anni e lanciata da
Sant’Anna,
questa particolare bottiglia è realizzata con un biopolimero,
l’Ingeo, ricavato dalla fermentazione dell’amido di mais. La
bottiglia potrà essere conferita direttamente nei rifiuti
organici e diventare compost. Dai test effettuati, la bottiglia
viene degradata in circa 80 giorni.
A ciclo chiuso. Il gruppo
San
Benedetto dal canto suo ha realizzato una campagna di raccolta
delle bottiglie in PET direttamente nei punti vendita, in modo da
poter poi recuperare la materia prima da rigenerare e riavviare
alla produzione. In questo modo le bottiglie d’acqua sono composte
fino al 30% di platisca riciclata o RePET. Il gruppo inoltre ha
stretto un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente, volto
al calcolo dell’impronta di carbonio al fine di avere un rapporto
scientifico delle emissioni prodotte dall’intera filiera dell’acqua
minerale e orientare così le successive scelte aziendali verso
la diminuzione e la compensazione della CO2 prodotta.
Oggi l’acqua in bottiglia, tanto amata dagli italiani, inquina un
po’ meno.
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