I punti auricolari e il suo colore

I vari punti auricolari sono costituiti da un complesso neurovascolare, ossia da entità funzionali che, quando l’organismo è ammalato, si squilibrano

Il padiglione auricolare contiene sulla sua superficie le
rappresentazioni delle innervazioni di tutti gli organi ed apparati
dell’organismo umano, distribuiti in maniera tale da rappresentare
un feto posizionato con la testa in giù.

I vari punti auricolari sono costituiti da un complesso
neurovascolare, ossia da entità funzionali che, quando
l’organismo è ammalato, si squilibrano bioelettricamente. In
essi si verifica cioè una cosiddetta ‘caduta di potenziale
elettrico’, verificabile con particolari strumenti.

Queste entità neurovascolari hanno la caratteristica di
essere sensibilissime e di reagire a determinate stimolazioni
fotoniche cromatiche (monocromatiche).

Irradiando queste zone o questi punti con un fascio di luce
colorata monocromatica si produce una eccitazione o una sedazione
dell’unità stessa, la quale di conseguenza produrrà
un segnale nervoso o neurotrasmettitoriale.

I segnali elettromagnetici delle varie frequenze monocromatiche
inviati ai punti auricolari si trasformano dunque in informazioni
nervose ed elettriche che arrivano direttamente al sistema nervoso
superiore (formazione reticolare, talamo, ipotalamo, corteccia) e
producono risposte periferiche di tipo neuro-endocrino-immunologico
o semplicemente nervoso.

E’ risaputo che la pelle gioca un ruolo importante nella
regolazione neurotrasmettitoriale, pertanto la sua stimolazione
luminosa è in grado di modificare il tasso di certi
neuromediatori chimici, in relazione alla qualità della
stimolazione elettromagnetica o fotonica fornita. Lo studio della
fotopercezione corporea ha infatti dimostrato che ogni colore
contenuto nella luce bianca è in grado di stimolare
specifici neuromediatori.

L’orecchio e la sua pelle sembrano essere ancora più
specifici in questa funzione e sembrano agire da vera e propria
antenna telescopica di trasmissione di microsegnali con
l’ambiente.

Nella pratica, la stimolazione monocromatica fornisce un
miglioramento istantaneo della patologia (quando è di tipo
funzionale e dolorosa), avvertibile non appena lo stimolo
quantico-fotonico raggiunge il punto.

Le principali indicazioni della monocromopuntura auricolare
rigaurdano:

  • la traumatologia
  • la reumatologia
  • le affezioni dermatologiche
  • i disturbi respiratori e allergici
  • i disturbi funzionali viscerali
  • i disturbi psicosomatici
  • gli squilibri energetici.

Loredana
Filippi

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati