Addio aromi delle feste…

Sempre più spesso il gusto di molti cibi proviene dagli aromi… scegliamo di tornare dall’artificiale al naturale, e cuciniamo noi stessi il nostro cibo!

La constatazione è amara, anche se siamo in tema di
dolci, dolciumi, feste appena trascorse, abbuffate luculliane
ancora da smaltire.

Abbiamo mangiato molto, troppo? Forse. Abbiamo mangiato molti,
forse troppi, aromi artificiali? Sì.

C’è un ingrediente che probabilmente non è mai
mancato, sulle nostre tavole imbandite.
Perché quando in etichetta si legge “aromi” tout court, lo
ricordiamo innanzitutto, si tratta di elementi artificiali,
perché le essenze naturali estratte da piante o altri cibi
si chiamano “aromi naturali” e così devono comparire in
etichetta.

Mentre invece per indicare l’etilvanillina, la benzaldeide (aroma
mandorla), il 3-Methylbutanal (aroma agrume), il Methyl-butanoato
(aroma mela), il 3-methylbut-1-yl methanoate o l’Isopent-1-en-1-yl
ethanoate (aromi di frutta)… la dicitura è generica.
Possono essere allergenici, sono segno di non genuinità.
Sono spesso composti volatili, per questo nella lista degli
ingredienti (ordinata per peso dei componenti) si trovano sempre in
fondo. Ma non per questo meno subdoli.

Lo scriviamo ora perché sono ormai davvero troppi i cibi che
ci sono passati davanti agli occhi e in tavola che ne
contengono.
Tortellini o ravioli in brodo? Nel ripieno di molti ravioli
confezionati si trovano queste sostanze. E nel brodo: il classico
dado da brodo è composto da: “glutammato di sodio, estratto
di carne, aromi”.
Panettoni e pandori? Ingredienti: “Farina di frumento, uva
sultanina, burro, canditi, uova, lievito, latte in polvere, aromi,
emulsionanti”. Molti dolci confezionati ne fanno uso per
mascherare un gusto forse un po’ povero. Li abbiamo guarniti d’una
spolverata di zucchero? Ingredienti dello zucchero vanigliato:
“zucchero, amido di frumento, aromi”. Stessa cosa nel
cioccolato. Nelle caramelle.

Ma ormai si trovano proprio dappertutto:
nella margarina, nel popcorn da forno a
microonde; nei succhi di frutta, specie in
quelli “ACE” e nei nuovi gusti mix, e in alcune bibite gassate.

Per evitarli, basta leggere le etichette. Si possono sempre trovare
accanto agli altri i prodotti di produttori più attenti, o i
dolci artigianali, tipici. Alcune cose si possono fare in casa. E,
sempre, prediligere i prodotti biologici: secondo i disciplinari di
tutti i prodotti bio, l’impiego di aromi artificiali è
vietato. I profumi devono essere quelli veri.

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