
Le comunità energetiche rinnovabili sono indispensabili per la transizione ecologica e hanno vantaggi ambientali, economici e sociali. Ecco come funzionano.
Giovanissimo architetto, classe ’71, vive e lavora a Tokyo. Nella breve carriera ha già fatto incetta di premi con progetti dedicati all’energia rinnovabile e alla natura.
Incontrato in occasione della settimana del mobile a Milano, ci racconta come lui ha vissuto il dopo Fukushima e cosa prevede per il futuro.
Era in Giappone l’11 marzo 2011, il giorno del terremoto?
Sì, mi trovavo a Tokyo.
Qual è il suo ricordo?
Mi trovavo all’ultimo piano di uno dei tanti grattacieli, il quale ha oscillato violentemente. Ho sentito tutto.
Vive ancora a Tokyo?
Sì.
Che aria si respira oggi in città?
Oggi Tokyo è più tranquilla. Ma è la zona che è stata più colpita dallo tsunami a non essere ancora tornata alla normalità. Finora dipendavamo dall’energia nucleare per moltissime attività, ma ora è arrivato il momento di pensare ad un’altra soluzione.
Infatti sia l’opinione pubblica che le autorità si stanno muovendo verso una soluzione alternativa al nucleare.
Dobbiamo pensare ad un’altra soluzione. Ormai quasi tutte le centrali nucleari sono ferme e, sopratutto d’estate, abbiamo scarsità di energia elettrica. La discussione sul riaprire o meno le centrali è però ancora aperta. Non so se riusciremo a diventare energeticamente indipendenti dall’atomo, ma è certo che dobbiamo trovare soluzioni alternative come le energie rinnovabili.
Ne è un esempio il suo ultimo progetto, presentato qui in Italia, di cosa si tratta?
È un sistema di produzione di energia pulita realizzato imitando la natura, in particolare gli alberi. I pannelli fotovoltaici sono le foglie che guardano in tutte le direzioni per catturare maggior energia, la struttura trasparente i rami e il tronco e le batterie di accumulo i frutti. Un modo per mostrare quale potrebbe essere la direzione che prenderà lo sviluppo dell’energia fotovoltaica.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le comunità energetiche rinnovabili sono indispensabili per la transizione ecologica e hanno vantaggi ambientali, economici e sociali. Ecco come funzionano.
Con il modello della cooperativa WeForGreen, chiunque può produrre e consumare energia rinnovabile anche senza pannelli fotovoltaici.
L’elettricità generata da fonti fossili è crollata: -23% di carbone e -13% di gas. Crescono solare ed eolico, anche se quest’ultimo con più difficoltà.
Stefano Fumi fa un bilancio a poco più di un anno dalla nascita dell’offerta Poste Energia. Prima di lanciarsi nella sfida posta dalla fine del mercato di maggior tutela.
Nel nuovo Pniec non si specifica come uscire dai combustibili fossili e accelerare sulle rinnovabili. Un approccio conservativo e lontano dagli obiettivi sul clima.
Il rigassificatore è un impianto capace di trasformare il gas naturale liquefatto (Gnl) in gas. In Italia ce ne sono tre, ma la questione è dibattuta.
Il responsabile delle rinnovabili di Shell si è dimesso perché la società anglo-olandese ha deciso di ridurre i suoi precedenti piani sulle fonti verdi.
Parla il presidente del Gruppo idrogeno vettore energetico di Federchimica Assogastecnici: “La tecnologia è matura ma servono incentivi e infrastrutture”.
Il vento e il sole guidano il Texas durante un’ondata di calore senza precedenti, mentre il Portogallo raddoppia gli obiettivi per la capacità solare e dell’idrogeno entro il 2030.