La siccità continua, sempre più vicino il “giorno zero” per Città del Messico. Ma nelle altre città la situazione non è migliore.
Ambiente urbano. Meno auto e più verde
Diminuiscono per la prima volta le auto nelle aree urbane, mentre cresce lievemente il verde urbano. In controtendenza anche il superamento dei valori massimi consentiti di PM10, mentre cala la domanda di trasporto pubblico. I dati dell’Istat.
Pubblicato il Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano
Come ogni anno l’Istat ha stillato il rapporto “Dati ambientali nelle città – Qualità dell’ambiente urbano” relativo al 2012. Leggendolo è possibile estrapolare anche qualche buona notizia.
Balza subito all’occhio che, per la prima volta dopo un decennio, si arresta la crescita delle auto per abitante, mentre cresce il numero di quelle meno inquinanti equipaggiate con motori meno inquinanti.
In particolare si è avuto un calo dello 0,7%, passando a 609 autovetture ogni mille abitanti. Per la prima volta inoltre, le auto Euro 4 o superiori superano quelle più obsolete ed inquinanti. E, probabilmente a causa del costante aumento dei prezzi, aumentano quelle a gasolio o quelle bifuel.
Lieve miglioramento anche per la qualità dell’aria, che nel 2012 vede una calo dei capoluoghi che hanno superato il valore limite per le misurazioni dello smog per più di 35 giorni l’anno. Da 59 a 52. I maggiori problemi si riscontrano al Nord, dove nelle prime dieci posizioni sono tutti comuni settentrionali, ad eccezione di Frosinone (seconda) e Siracusa (nona) a pari merito con Verona.
Positivo anche il trend del verde urbano, che cresce con un lieve aumento dell’1%, con una quota che corrisponde a circa 31 mq per abitante, mentre si registra che il 15% della superficie comunale è inclusa nelle aree naturali protette. Per verde urbano si intendono ville, parchi, giardini, alberi monumentali, giardini di quartiere, orti urbani, aree destinate alla forestazione.
Soddisfatta la Confederazione Italiana Agricoltori: “I nuovi stili di vita e le emergenze ambientali – spiega la Cia – ci impongono di concepire in modo nuovo gli spazi urbani, dando al verde un ruolo diverso. Ed è così che nascono i giardini verticali, muri vegetali, “garden roof” o gli edifici incastonati all’interno di dune verdi. Queste sono le nuove forme del verde che nascono dalla ricerca del più recente vivaismo specializzato, che lavora già da diversi anni in tandem con l’architettura più sensibile all’aspetto ambientale delle costruzioni”.
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