Anche il gatto ha il suo equilibrio

Il gatto è un animale autosufficiente con una vocazione sociale più che altro legata alle comodità offerte da noi umani che ad una necessità genetica. insomma non soffre troppo di solitudine.

Se consideriamo il ritmo della vita odierna che ci porta a passare
più tempo fuori che dentro casa, l’amico di zampa che
più si adatta a convivere con questa situazione è
senza dubbio il gatto. Mentre il cane ahimè se lo lasciamo
da solo per diverse ore al giorno, anche se mettiamo a sua
disposizione un giardino più o meno vasto, può
sviluppare malesseri e problemi comportamentali a volte anche
gravi.

Il gatto invece è un animale autosufficiente con una
vocazione sociale più che altro legata alle comodità
offerte da noi umani che ad una necessità genetica. Questo
gli permette di vivere da solo senza grossi problemi, trovando
mille occasioni per impiegare il suo tempo e le sue energie con
attività di gioco o di osservazione del mondo che lo
circonda anche attraverso una semplice finestra.

Anche per il gatto valgono le considerazioni fatte per il cane
sull’equilbrio psicoemotivo legato alla permanenza con la madre
durante la sua infanzia. La dipendenza infantile del gatto è
però maggiore rispetto a quella del cane, in quanto la madre
per farlo diventare capace di cavarsela da solo nelle molteplici
situazioni ambientali, gli deve insegnare molte più nozioni
rispetto al suo amico-nemico cane, che invece apprenderà
tutto questo “da grande” in funzione dell’ambiente in cui
trascorrerà il resto della sua vita. Chi convive con un
gatto che non ha potuto trascorrere i primi due mesi e mezzo di
vita con sua madre sa quanto sia difficile contenere le sue
scorribande per mensole e mobili da cui fa cadere come birilli i
soprammobili e le suppellettili che incontra sul suo cammino.
Questo comportamento da molti definito “dispettoso” è in
realtà dovuto al mancato apprendimento dell’autocontrollo
che viene appunto insegnato dalla madre nei primi due mesi e mezzo
di vita del cucciolo. Per cui è questa l’età ideale
per adottare un gatto.

Claudio Ottavio
Medico veterinario

 

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