Anche Milano ha l’ambiente nel cuore

Dal 25 al 28 settembre, per il Festival Internazionale dell’Ambiente (al secondo anno) mostre fotografiche, workshop, mercatini biologici, conferenze e concerti in vari punti della città.

Parlare di tematiche ambientali sta diventando sempre più
chiaramente una necessità a cui non è possibile
sottrarsi: l’urgenza d’investire sul controllo dei cambiamenti
climatici, in particolare nella riduzione delle emissioni di gas
serra, non è più da vedere solo come una paura da
evitare, ma, anzi, è l’occasione per crescere e favorire lo
sviluppo economico. Unione negli intenti, previsione ottimistica sul
futuro di un investimento ambientale, e, allo stesso tempo,
consapevolezza sulla necessità di un intervento, sono le tre
tematiche ampiamente dibattute la mattina del 25 settembre in
occasione del convegno “Verso Copenhagen 2009”, che apre il
Festival Internazionale dell’ambiente, in programma a Milano fino a
lunedì 28 settembre.

Curiosità, ottimismo, voglia di parlare: il tono della
conferenza d’apertura rispecchia il clima intorno a tutto il
Festival. Diffondere una maggiore consapevolezza è il primo
scopo, in modo da anticipare le tematiche che saranno affrontate a
“COP 15 Copenaghen”.

Tra le opinioni di Gianni Silvestrini, direttore scientifico del
Kyoto Club, Carlo Carraro, rettore e ordinario di Economia Politica
dell’Ambiente Università di Venezia, Lucio Stanca,
amministratore delegato Expo 2015, di Roberto Formigoni, Presidente
della Regione, e di Guido Podestà, Presidente della
Provincia di Milano, è emerso che le sfumature intorno al
tema “ambiente” da affrontare sono tantissime, compreso il nuovo
atteggiamento “ecosostenibile” che è necessario infondere
nei giovani anzitutto e in generale nelle persone.

Tra mostre fotografiche, workshop, mercatini biologici,
conferenze e concerti, disseminati in varie strutture milanesi e
non, il programma è fitto, e non mancheranno certo le
occasioni per crearsi un parere preciso sulla situazione attuale
del clima in Italia e nel mondo.

Marta Calcagno Baldini

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