
Alla fine del decennio, l’acqua dolce sul pianeta sarà insufficiente. Ed è solo colpa dell’uomo. A dirlo è la Commissione globale sull’economia dell’acqua.
Le api sono a rischio a causa dei nicotinoidi, un tipo di pesticida utilizzato in agricoltura. “Non si può mettere a rischio un patrimonio come quello delle api in Italia”, sostiene il direttore editoriale di Apitalia.
Sono molte le segnalazioni ricevute da Apitalia (rivista di
punta dell’apicoltura italiana), sul rischio per gli alveari
rappresentato dalla diffusione dei nicotinoidi,
pesticidi utilizzati in alcune colture come il
mais.
“Il principio di precauzione esiste proprio nel caso non vi
siano i dati sufficienti da dimostrare l’innocuità dei
fitosanitari in questione che entrano nel ciclo vitale delle piante
e colpiscono il sistema nervoso delle
api in fase di impollinazione – afferma Massimo Ilari,
direttore editoriale di Apitalia – non si può mettere a
rischio un patrimonio come quello delle api in Italia sulla base di
studi che non sono stati ancora fatti.
I neonicotinoidi sembrano essere al centro dell’attenzione dei
ricercatori anche negli Stati Uniti, uno dei paesi maggiormente
colpiti dalla grave strage di api.
Lo scorso 29 marzo, Diana Cox-Foster, del dipartimento di
entomologia dell’Università di Stato della
Pennsylvania, ha presentato un’interpellanza davanti alla Camera
dei rappresentanti degli Stati Uniti per affrontare il problema
della moria di api.
“La Cox – ha proseguito Ilari – ha puntato l’indice sui
neonicotinoidi”. La professoressa della Pennsylvania ha mostrato,
infatti, particolare preoccupazione nei confronti di questi
pesticidi.
“Una classe di insetticidi largamente utilizzati in
agricoltura che nonostante presentino una
tossicità estremamente bassa per gli uomini, risultano
essere altamente tossici per le api mellifere e gli altri insetti
impollinatori”.
“Alcune ricerche hanno indicato – ha proseguito la Cox davanti
alla Camera dei Rappresentanti – che questi pesticidi sistemici
sono in grado di passare attraverso le piante andando così a
contaminare il polline e il
nettare dove sono state individuati in
concentrazioni nocive per le api”.
Neonicotinoidi, inquinamento ambientale, malattie, il rischio
è di vedere le api soltanto in un museo naturalistico, come
“Razza Estinta”.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Alla fine del decennio, l’acqua dolce sul pianeta sarà insufficiente. Ed è solo colpa dell’uomo. A dirlo è la Commissione globale sull’economia dell’acqua.
Il governo francese ha fatto ricorso a una clausola che permette di scavalcare il voto del parlamento. La riforma delle pensioni è dunque realtà.
Nell’isola di Trindade, nell’Atlantico, un team di scienziati ha fatto una scoperta “nuova e terrificante”: la plastica è fusa nelle rocce.
Sergio Mattarella è stato in Kenya per parlare di crisi climatica e condividere sfide e soluzioni per un futuro che metta al centro l’ambiente, prima dell’economia.
Come la coppa del mondo di calcio femminile 2023 in Australia e Nuova Zelanda può diventare teatro di molte proteste con prese di posizione importanti.
Una maxi-inchiesta mostra la mappa dei Pfas in Europa e in Italia: oltre 17mila siti contaminati per sempre, e una lobby che cerca di evitare i divieti.
Nel mondo, respirare aria pulita è una rarità. I limiti di PM2,5 indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità vengono superati quasi ovunque.
Chi sceglie i detergenti ecologici di Enzers acquista solo le pastiglie di principio attivo, da sciogliere in acqua riutilizzando i flaconi.
Un nuovo fondo per premiare i paesi che si impegnano a proteggere le loro foreste e a ridurre le emissioni di CO2: i risultati del One forest summit.