Apre The Vinyl Library: la libreria del vinile

Apre a Londra The Vinyl Library: una collezione sterminata di soli vinili messi a disposizione di tutti gli appassionati di questo meraviglioso supporto.

Nell’epoca della musica liquida, il fascino del “disco” resta
decisamente inalterato; anzi, forse ne acquista di nuovo. Il
vinile, che ha da poco compiuto i suoi 65 anni di vita (era il 21
giugno 1948 quando, in una conferenza stampa a New York, la
Columbia Records lanciò il primo 33 giri) e che dopo
l’avvento del supporto CD sembrava destinato a morire, ha saputo
invece prendersi la sua rivincita. Dopo un breve periodo di declino
dovuto proprio all’avvento di nuovi supporti e della musica
digitale, è riuscito a guadagnarsi una buona fetta del
mercato discografico mondiale e ad appassionare sempre più
persone, anche fra i cosiddetti “nativi digitali”.

In un’epoca in cui la musica ci sfugge dalle mani, la certezza del
supporto in vinile diventa importante anche per chi è
abituato ad ascoltare musica digitale e in streaming. Lo scorso
aprile, in occasione del
Record Store Day, un sondaggio online
condotto dell’ente di ricerca britannico ICM ha,
infatti, svelato che i maggiori acquirenti di vinili nuovi,
ristampe o dischi usati sono proprio i giovani d’età
compresa tra i 18 e i 24 anni. Sarà anche per la tendenza
per la quale sempre più artisti decidono di affiancare alla
stampa CD anche quella di dischi o, addirittura, di proporre i
propri lavori solo su vinile, ma il disco gode ancora di moltissimi
sostenitori.

Grandi sostenitrici di questo tipo di supporto sono anche
Sophie Austin e Elly Rendall, le
due dj londinesi che hanno aperto a Londra la prima biblioteca di
vinili. The
Vinyl Library
è una struttura no-profit gestita
da volontari che comprende vinili usati donati dal pubblico, pronti
per essere prestati al prossimo appassionato di turno. L’iscrizione
all’associazione costa 1 sterlina e per coloro che donano i propri
vinili è gratuita. The Vinyl Library è partita molto
bene: già in molti, infatti, hanno deciso di regalare le
proprie collezioni: la più grande donazione è stata
di 300 dischi mentre qualcosa è arrivato anche d’oltreoceano
(più precisamente da New Orleans). Un aspetto interessante,
come sottolinea Sophie Austin, è quello che le persone
potranno far alloggiare i loro dischi, senza doversi preoccupare di
trovare del nuovo spazio nelle proprie case o decidere di
sbarazzarsene.

Le due fondatrici hanno anche dichiarato di voler fare di The Vinyl
Library non solo un luogo di scambio di oggetti, ma un vero e
proprio luogo di incontro dove le persone possano incontrarsi,
ascoltare musica insieme (come si faceva una volta intorno ad un
unico giradischi) e scambiare opinioni e conoscenze: creare,
insomma, una comunità che condivida l’idea di un sound dal
sapore retrò e che possa dare vita anche ad altre
iniziative, come laboratori musicali, proiezioni di film e
documentari inerenti il mondo della musica. Una vera e propria
“condivisione d’amore”, come l’ha definita il TheGuardian: coloro che
decideranno di aderire all’iniziativa metteranno a disposizione
degli altri non solo i propri dischi, ma soprattutto il proprio
amore per un “vecchio” supporto che si mantiene ancora vivo e
vegeto.

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