Arte al posto della fabbrica

A Torino due nuovi spazi per l’arte, uno per quella contemporanea, l’altro per l’arte classica. Si tratta di complessi industrali riqualificati.

La fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha trasformato un vecchio
capannone industriale in un modernissimo centro per l’arte
contemporanea. Si trova in via Modane, nel mezzo di un
quartiere di case popolari ed edifici industriali. La sede della
fondazione, un capannone lungo 130 metri rivestito interamente con
una pietra chiara, si inserisce come una presenza di apertura
mentale e temporale nel contesto circostante piuttosto grigio. Un
giardino con zona giochi per bambini crea un simpatico collegamento
tra spazio arte e quartiere popolare. La ristrutturazione del
capannone è stata progettata dall’architetto Claudio
Silvestrin, diventato celebre con i suoi lavori per Armani, Calvin
Kline e Cappellini. Al costo complessivo di 5 milioni di Euro ha
partecipato anche l’Unione Europea con un contributo che viene
messo a disposizione a istituzioni che trasformano siti industriali
degradati in nuove opportunità di lavoro, formazione e
cultura.

Al Lingotto, la vecchia sede della Fiat, è stato invece
aperta la “Pinacoteca Giovanni e Marella
Agnelli. Qui il pubblico può visitare una parte della
famosa collezione Agnelli. Molto particolare la collocazione della
Pinacoteca: nel corso della ormai ventennale trasformazione del
Lingotto, da parte dell’architetto Renzo Piano, in un grosso centro
polifunzionale, è stato applicato sul tetto dell’edifico un
corpo trapezoidale in stile industriale. In questo spazio che si
erge sopra la vecchia pista per collaudare le auto, si trova la
sede espositiva.

Rita
Imwinkelried

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