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L’azienda franco-giapponese Nissan sta per siglare accordi per lo sviluppo di auto elettriche in Cina. Pechino nel frattempo stanzia fondi per incentivare l’ uso delle auto ecologiche.
Le auto elettriche rappresenteranno una fetta importante del
mercato mondiale nel 2020, secondo un rapporto della banca
Hsbc. Tra dieci anni dunque i veicoli ad alimentazione elettrica venduti saranno oltre 8,5 milioni e il mercato varrà 677 miliardi di dollari (pari a circa 530 miliardi di euro).
La Cina (seconda economia globale, ma anche nazione che emette
più gas serra al mondo) non vuole certo farsi trovare
impreparata a questo passaggio, ritenuto da molti esperti di natura
epocale. Il mercato cinese si sta rivelando infatti sempre
più appetibile in questo senso per le case automobilistiche,
i cui dati di mercato nell’ultimo anno hanno visto spesso il segno
meno in Occidente. Anche in Italia si è verificato un calo
delle immatricolazioni pari al 19,3%, secondo l’ultimo rapporto
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
riferito al mese di agosto.
Nissan, casa automobilistica partecipata al 44% da Renault, si
sta apprestando a siglare joint-ventures con aziende cinesi per la
produzione di auto elettriche, secondo quanto dichiarato da Yasuaki
Hashimoto, presidente di Nissan China Investment Co, che ha
sottolineato: “Non è possibile sviluppare auto elettriche
autonomamente. Una joint-venture è l’opzione più
concreta”. E, interrogato sulla possibilità di adesione a
un’alleanza ad hoc per l’auto elettrica (costituita da 16 case
automobilistiche di Stato cinesi) Hashimoto ha risposto: “Siamo
aperti a tutte le possibilità”. Nel frattempo Nissan ha
siglato un accordo con il governo municipale di Wuhan per
promuovere congiuntamente l’auto elettrica “Leaf” nella
città della Cina centrale.
Pechino inoltre ha lanciato un progetto in cinque città
cinesi per incentivare l’acquisto di auto ecologiche: i contributi
statali vanno dai 3 mila yuan (439.6 dollari) per i modelli a basso
consumo ai 60 mila yuan per le auto elettriche.
Anche altre case automobilistiche straniere stanno puntando su
questo versante: ad esempio General Motors ha in programma di
lanciare in China nel 2011 il proprio veicolo “Chevy Volt” mentre
Ford e Volkswagen stanno aumentando i rispettivi sforzi per
migliorare l’efficienza energetica dei proprio modelli. Una
“strada” diversa, insomma, per l’industria automobilistica, specie
per quanto riguarda i mercati del futuro.
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