Salerno Editrice- Magma, Roma 2008
Tre racconti in questo libro. Tre giovani donne. Dalla
più piccola alla più grande. Dall’infanzia
all’adolescenza.
Tutte e tre vivono e soprattutto vedono il mondo con una
sensibilità particolare. Tutte e tre filtrano l?esistenza
con il proprio cuore giovane e bonariamente ingenuo.
Agata, una bambina di sei anni, vive in una masseria. E? una
bambina sola, che vede normali e buoni, situazioni e atteggiamenti
che di normale e buono hanno ben poco.
Lucia, di undici anni, decide dopo aver visto come vive la zia con
le amiche, di voler fare la prostituta da grande. E lo annuncia,
soddisfatta, ai genitori durante un pranzo domenicale.
Elvira, la più grande, di vent?anni, è combattuta tra
l?amore per fede, la sua vocazione e l?amore per un padre che le
incute troppo timore.
Sono storie di giovani ragazze che attraversano l?infanzia e
l?adolescenza con un candore speciale, con purezza. Eppure tutta
questa purezza nei racconti sfocia in situazioni ambigue e agli
occhi del lettore dure da sopportare. Perché?
La scrittura candida e immediata di Alessandra Dragone fa da
contraltare alle tematiche che vengono affrontate. Intense, spesso
pesanti e scomode.
E? la solitudine delle protagoniste che viene sottolineata. Sono
gli interrogativi di bambine e adolescenti il comun denominatore
dei racconti.
Un libro da leggere per pensare all?infanzia e all?adolescenza
con più attenzione.
Perché i bambini, spesso non sono ?cattivi?, ma
drammaticamente soli.
Silvia Passini

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