
Coltivare cibo consumando al minimo le risorse, senza chimica e generando meno CO2: la sfida dell’agricoltura verticale raccontata attraverso sette startup.
Il Segretario generale dell?ONU
Una
rivoluzione energetica pulita che limiti i rischi dei
cambiamenti climatici, riduca la povertà e migliori la
salute delle popolazioni. Questo il contenuto dell’intervento
tenuto dal Segretario generale delle Nazioni Unite Ban
Ki-moon davanti a tremila delegati riunitisi ad Abu Dhabi
(Emirati Arabi Uniti) in occasione della quarta edizione del
World Future
Energy Summit (17-20 gennaio 2011).
La rivoluzione energetica “è essenziale per raggiungere
gli Obiettivi
di sviluppo del Millennio, per un ritorno alla
crescita economica e per raggiungere pace e stabilità” ha
dichiarato Ban Ki-moon.
Secondo il Segretario le nazioni dovrebbero aumentare gli
sforzi e ha fatto l’esempio proprio di Abu Dhabi
che ha dichiarato di voler diventare una città alimentata
esclusivamente da fonti rinnovabili.
L’appello arriva mentre il prezzo del petrolio sta
raggiungendo prezzi allarmanti e dovrebbe spingere gli investitori
a trovare soluzioni alternative. Un barile, infatti, è
arrivato a costare quasi cento dollari e anche l’Opec (l’organizzazione dei paesi
esportatori di petrolio) si è dichiarata preoccupata.
Ban Ki-moon ha fatto notare come anche la
Cina – nonostante sia il paese che inquina di
più al mondo – è “arrivata ad essere il secondo paese
per utilizzo di energia eolica e il primo produttore di celle
fotovoltaiche”. Il tutto grazie ai pacchetti di stimolo
dell’economia che, proprio per rispondere alla crisi economica,
sono stati indirizzati verso l’espansione delle tecnologie
verdi.
Ecco perché, in conclusione, Ban Ki-moon ha invitato i
paesi rimasti indietro a investire in tecnologia pulita: per
aumentare la competizione e ridurre i costi in modo da rendere
l’energia accessibile a tutti.
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