Basta pagare

L’articolo otto della legge delega prevede che i reati relativi ai beni paesaggistici e ambientali potranno essere sanati con il solo pagamento di una multa.

Tra le sorprese della legge delega l’articolo otto, in cui si
prevede che chi compie qualsiasi reato relativo ai beni
paesaggistici e ambientali, non solo può chiedere
l’autorizzazione in sanatoria, ma, una volta ottenuta previo
pagamento di una somma di denaro, vede estinto il reato.
Inoltre, nel periodo che intercorre tra la richiesta di sanatoria e
l’esecuzione della stessa, tutti i procedimenti penali e gli atti
esecutivi rimangono sospesi.

Tradotto, vuol dire che chiunque può danneggiare un bene
storico, artistico, culturale, ambientale e paesaggistico
(costruire per esempio nella Valle dei Templi, come ha fatto il
sindaco, o disattendere le regole da rispettare in zone sottoposte
a vincolo di tutela), ovvero commettere un reato ambientale, se
disposto a pagare una piccola sanzione pecuniaria. Intanto a breve
vedrà sanata la sua opera ed estinto il reato. E,
poiché il guadagno di alcuni illeciti ambientali è
sempre notevole, la multa può essere considerata un piccolo
incidente di percorso.

Ecco il testo dell’art.8:

1) Al testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni
culturali e ambientali, di cui al decreto legislativo 29 ottobre
1999, n. 490, sono apportate le seguenti modifiche:

a) all’articolo 163, dopo il comma 2 è aggiunto il
seguente:
“2-bis. Il rilascio in sanatoria delle autorizzazioni
paesaggistiche e ambientali comporta l’estinzione dei reati
relativi a beni paesaggistici e ambientali. Il rilascio
dell’autorizzazione è subordinato al previo pagamento, ove
sia accertato il danno arrecato, della sanzione pecuniaria di cui
all’articolo 164, comma 1″;
b) all’articolo 164, dopo il comma 3 è inserito il
seguente:
“3-bis. Il procedimento penale, il corso della prescrizione ai
sensi dell’articolo 159 del codice penale, e gli atti esecutivi
relativi alle violazioni di cui al comma 1 rimangono sospesi
finché non siano esauriti i procedimenti amministrativi di
autorizzazione in sanatoria. La sospensione del procedimento penale
non impedisce il compimento degli atti urgenti”.

Silvia Perdichizzi

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