
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha disposto una multa di 5 milioni di euro nei confronti di Eni, per pratica commerciale ingannevole in merito alla pubblicità Enidiesel+.
L’articolo otto della legge delega prevede che i reati relativi ai beni paesaggistici e ambientali potranno essere sanati con il solo pagamento di una multa.
Tra le sorprese della legge delega l’articolo otto, in cui si
prevede che chi compie qualsiasi reato relativo ai beni
paesaggistici e ambientali, non solo può chiedere
l’autorizzazione in sanatoria, ma, una volta ottenuta previo
pagamento di una somma di denaro, vede estinto il reato.
Inoltre, nel periodo che intercorre tra la richiesta di sanatoria e
l’esecuzione della stessa, tutti i procedimenti penali e gli atti
esecutivi rimangono sospesi.
Tradotto, vuol dire che chiunque può danneggiare un bene
storico, artistico, culturale, ambientale e paesaggistico
(costruire per esempio nella Valle dei Templi, come ha fatto il
sindaco, o disattendere le regole da rispettare in zone sottoposte
a vincolo di tutela), ovvero commettere un reato ambientale, se
disposto a pagare una piccola sanzione pecuniaria. Intanto a breve
vedrà sanata la sua opera ed estinto il reato. E,
poiché il guadagno di alcuni illeciti ambientali è
sempre notevole, la multa può essere considerata un piccolo
incidente di percorso.
Ecco il testo dell’art.8:
1) Al testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni
culturali e ambientali, di cui al decreto legislativo 29 ottobre
1999, n. 490, sono apportate le seguenti modifiche:
a) all’articolo 163, dopo il comma 2 è aggiunto il
seguente:
“2-bis. Il rilascio in sanatoria delle autorizzazioni
paesaggistiche e ambientali comporta l’estinzione dei reati
relativi a beni paesaggistici e ambientali. Il rilascio
dell’autorizzazione è subordinato al previo pagamento, ove
sia accertato il danno arrecato, della sanzione pecuniaria di cui
all’articolo 164, comma 1″;
b) all’articolo 164, dopo il comma 3 è inserito il
seguente:
“3-bis. Il procedimento penale, il corso della prescrizione ai
sensi dell’articolo 159 del codice penale, e gli atti esecutivi
relativi alle violazioni di cui al comma 1 rimangono sospesi
finché non siano esauriti i procedimenti amministrativi di
autorizzazione in sanatoria. La sospensione del procedimento penale
non impedisce il compimento degli atti urgenti”.
Silvia Perdichizzi
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha disposto una multa di 5 milioni di euro nei confronti di Eni, per pratica commerciale ingannevole in merito alla pubblicità Enidiesel+.
La città del Nevada permette ai propri abitanti di saldare le ammende stradali con offerte di alimenti, dati poi alle associazioni che aiutano i bisognosi.
Nel mirino di Bruxelles c’è il comparatore di prezzi Google Shopping, che sarebbe stato indebitamente avvantaggiato dal motore di ricerca.
Dal 28 gennaio, chi occupa abusivamente uno stallo per la ricarica delle auto elettriche può essere sanzionato con una contravvenzione da 40 a 85 euro. Un passo avanti per la mobilità sostenibile.
In seguito alle numerose segnalazioni dei consumatori l’Antitrust ha inflitto una sanzione di oltre due milioni di euro ai quattro gestori di servizi idrici.
Una società baleniera giapponese dovrà pagare una multa di un milione di dollari per aver violato il Santuario dei cetacei dell’Oceano Antartico.
La Corte di giustizia europea ci multa per il mancato adeguamento alla direttiva sui rifiuti. Dovremo pagare 40 milioni di euro.
In Italia commerciare specie protette potrebbe essere come parcheggiare in divieto di sosta. Basta pagare la sanzione.
Mucca pazza: ora Parigi paga. La Francia dovrà rispondere della mancata apertura delle frontiere alla carne proveniente dal Regno Unito.