Per la presidente di Federbio Mammuccini, alcuni disagi degli agricoltori sono oggettivi e comprensibili, ma le proteste contro il Green deal sono inammissibili.
Bio è meglio parola di ricercatori
L’università di Hohenheim ha constatato che i prodotti bio sono più nutritivi.
Tre nuovi progetti di ricerca europei dell’università di
Hohenheim, in Germania, hanno appena rivelato che pomodori, pesche
e mele biologiche hanno maggiori qualità nutrizionali
rispetto a quelle convenzionali, supportando così i
risultati già emersi da una ricerca americana effettuata sui
kiwi il 26 marzo scorso.
I ricercatori hanno scoperto che i pomodori biologici
?contengono più materia secca, zuccheri totali e residui,
vitamina C, betacarotene e flavonoidi? mentre i pomodori
convenzionali sarebbero più ricchi di licopene e acidi
organici. Tuttavia studi precedenti avevano dimostrato che i
pomodori bio avevano livelli più alti anche di vitamina A e
licopene. Nel corso dell’ultimo dei tre studi, gli scienziati hanno
concluso che le ciliege e i pomodori biologici, integrati con altri
prodotti dalle caratteristiche simili, possono essere raccomandati
nell’ambito di una dieta che miri alla prevenzione del cancro.
Nel corso di questi tre progetti di studio, un gruppo di
ricercatori francesi ha trovato anche che ?le pesche biologiche
hanno un maggior contenuto di polifenoli al momento della
raccolta?, concludendo che ?la produzione biologica ha effetti
positivi sulla qualità nutrizionale e sul sapore degli
alimenti presi in considerazione?.
Inoltre in un ulteriore studio già pubblicato, e
realizzato sempre dall’università di Hohenheim, è
stato riscontrato che nella purea di mele biologiche c’è un
maggior contenuto di sostanze bio-attive (fenoli, flavonoidi e
vitamina C) rispetto a quella ottenuta da mele convenzionali.
Questo ha portato i ricercatori a concludere che le conserve di
mele bio possono essere consigliate nell’ambito di una dieta
salutare per l’organismo.
Fonte Soil Association
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