Convenzione sulla diversità biologica

La “Convenzione sulla diversità biologica”, alla Conferenza di Rio de Janeiro, un valore, alla conservazione del patrimonio naturale,

La “Convenzione sulla diversità biologica”, che costituisce
uno degli esiti operativi della Conferenza di Rio de Janeiro,
attribuisce un valore assolutamente preminente, per la
conservazione del patrimonio naturale, alla istituzione di un
“sistema di aree protette”.

Parchi e riserve naturali rientrano in questa definizione. Essi
sono dunque aree individuate, pianificate e gestite con lo scopo di
preservare la natura e la sua bio-diversità.
A questo fine nelle aree protette sono svolte azioni mirate alla
riqualificazione e al restauro di ambienti degradati, alla crescita
della conoscenza del patrimonio naturale, alla divulgazione e alla
didattica delle scienze naturali e ambientali, alla promozione di
attività compatibili che favoriscano uno sviluppo
sostenibile, cioè ecologicamente sano ed equo nella
distribuzione dei benefici.

Ovviamente tali azioni hanno diversa rilevanza nei parchi rispetto
alle riserve. Mentre i primi sono sistemi territoriali più
ampi e complessi, ai quali è assegnato un ruolo di aree
laboratorio per l’applicazione diffusa e generalizzata dei principi
dello sviluppo sostenibile, alle riserve, che sono territori di
estensione limitata, rimangono compiti di tutela e di
conservazione.

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