Biodiversità e brevetti in America: il caso del fagiolo giallo

Agricoltori e aziende sementiere vengono citate in giudizio dal proprietario del fagiolo giallo

L’accusa è di aver violato il brevetto e di aver prodotto e
venduto il suo fagiolo giallo “Enola” senza corrispondergli le
royalties.

Secondo Bob Brunner della Northen Feed & Bean, invece, gli
agricoltori avrebbero coltivato una varietà di fagiolo
messicano proveniente dalla regione di Sinaloa già dal 1997
e non l’ “Enola”.

Il brevetto in questione è da tempo rivendicato, con il
sostegno della FAO, dal CIAT (International Center for Tropical
Agricolture), con sede in Colombia, perché secondo quanto
affermato dall’Istituto almeno sei varietà di fagiolo
presenti all’interno della propria banca genetica, presentano geni
sostanzialmente identici a quelli dell’Enola.

Sempre secondo il CIAT, Larry Proctor, proprietario del brevetto,
avrebbe illegalmente sottratto al patrimonio genetico messicano il
fagiolo giallo, scavalcando la Convenzione sulla Diversità
Biologica.
CIAT e FAO temono, inoltre, che il brevetto possa ostacolarli nella
distribuzione gratuita delle sementi di fagiolo giallo, impedendone
l’accesso da parte di tutti.

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