Le farfalle monarca diminuiscono di quasi il 60 per cento, il secondo peggior record mai registrato. Pesticidi e cambiamenti climatici le cause principali.
Biodiversità e razze autoctone lombarde
Privilegiare animali che pur producendo meno offrono garanzie di maggiore qualità.
La tutela della biodiversità rappresenta uno degli obiettivi
fondamentali dello sviluppo sostenibile e può essere
perseguita, in ambito zootecnico, favorendo l’introduzione di razze
autoctone, valorizzando tecniche di allevamento estensive ed
attribuendo agli allevatori l’importante ruolo di “sentinelle a
presidio del territorio”.
A fronte di un’agricoltura sempre più intensiva, che
utilizza poche razze fortemente selezionate per ottenere elevate
produzioni, gli equilibri dell’ecosistema e la biodiversità
possono essere garantiti prediligendo animali più adatti al
pascolo, che producono meno ma sicuramente con una maggiore
qualità. Non bisogna poi dimenticare che la scelta di questo
tipo di allevamento è motivata anche da esigenze di natura
sociale, economica, culturale e turistica.
Le specie zootecniche “minori”, quella caprina in particolare,
appaiono le più indicate a questo scopo. Il loro basso peso
economico, a differenza di quanto è avvenuto per i bovini e
i suini, ha comportato uno scarso interesse a selezionare poche
razze molto produttive, fatto che ha reso possibile la
sopravvivenza di popolazioni locali non influenzate, almeno fino in
tempi recentissimi, dalla standardizzazione dei tipi genetici ed
allevate nell’ambito di sistemi pastorali.
In Lombardia nei decenni trascorsi sono scomparse sotto i nostri
occhi razze suine (Maiale di Garlasco), equine (Samolicana) ed
ovine (Varesina).
Solo le capre, relativamente indisturbate nelle loro nicchie
territoriali, sono rimaste a rappresentare, insieme alla razza
ovina Bergamasca, il patrimonio zootecnico autoctono della
Lombardia, che ammonta a circa 12.000 capi distribuiti in 600
aziende della montagna lombarda. La Bionda dell’Adamello è
presente nella media Valcamonica e in Val di Scalve La Verzaschese
nella montagna varesina (Veddasca) e nelle valli del’alto Lario
Occidentale, l’Orobica in Valsassina, Valvarrone, Val Gerola, Val
Tartano, Alta Valle Brembana, la Frisa Valtellinese in Alta
Valtellina, in Val Malenco, in Valchiavenna.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Con questa campagna il Ciwf mira a far conoscere il vero costo degli allevamenti intensivi e della carne a basso costo.
Ogni anno milioni di pulcini maschi vengono uccisi perché inutili per l’industria alimentare. Unilever prova ad alleviarne le sofferenze.
In Italia la presenza del lupo è ormai un’ottima novità per la salute del nostro ecosistema: ma è purtroppo ancora l’uomo il principali nemico della specie
Gli elefanti in Bangladesh non saranno più cresciuti in cattività. Spesso gli animali sono sfruttati da compagnie circensi o industriali.
Il Nature photography contest premia la fotografia naturalistica, un modo per aumentare la consapevolezza di quanto sia importante proteggere la natura
L’orso M90 è stato abbattuto in Trentino, solo poche ore dopo la firma dell’ordinanza. Era un orso confidente conosciuto nella val di Sole.
Un’area forestale della Tasmania verrà risparmiata, per il momento, dal disboscamento: è uno dei pochi habitat rimasti per il parrocchetto di Latham.
La volontà di sfuggire al caldo degli stambecchi supera quella di sfuggire ai lupi, abituati a cacciare di notte.