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Biologico Usa, la California guida la crescita

Analogamente a quanto sta avvenendo in Italia, anche il biologico Usa non conosce crisi e continua ad aumentare produzione e vendite.

Il dipartimento dell’Agricoltura degli Stati
Uniti
(Usda) ha diffuso i dati del 2011 sui risultati
ottenuti dal settore dell’alimentazione biologica: i profitti sono
stati di oltre 3,53 miliardi di dollari (circa 2,7 miliardi di
euro), lo 0,9 per cento del giro d’affari rappresentato dal settore
agricolo in America, mentre i terreni coltivati senza l’utilizzo di
pesticidi e fertilizzanti chimici sono circa 1.477.000 ettari, lo
0,4 per cento degli oltre 371 milioni di ettari coperti da ranch e
aziende agricole.

 

Secondo Barbara Haumann, rappresentante del settore biologico
nello stato del Vermont, oggi “c’è molto più
interesse da parte dei consumatori e la domanda lo dimostra.
Abbiamo bisogno di più agricoltori biologici”.

 

I dati dell’Usda riportati da Bloomberg non si fermano qui. A
guidare la classifica degli stati che investono di più nel
biologico, come spesso accade quando si parla di ambiente, è
la California con oltre 94.500 ettari adibiti al bio, seguita dal
Wisconsin e dallo stato di New York.

Questa notizia mitiga i dati sulla quantità di cibo ogm
consumato in media ogni anno da un americano – pari a circa 88
chilogrammi, secondo l’organizzazione Environmental working group – ma non
la giustifica, specie in assenza di studi sui rischi per la salute
nel lungo periodo.

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